Luoghi di culto, la Lega: "Legge bocciata? La rifaremo"
Il governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge lombarda sui luoghi di culto ma secondo la Lega "sembra che non abbia letto la legge" e si sia "basato su quanto scritto dai giornali e sulla polemica politica". "Siamo convinti - dice il capogruppo della Lega Nord al Pirellone, Massimiliano Romeo - che l'impianto della legge possa reggere dal punto di vista costituzionale". Tuttavia "siamo pronti anche all'eventualita' peggiore, vorra' dire che presenteremo una nuova legge".
Entrando nel merito, i leghisti sottolineano che nell'impugnativa il governo sostiene che "la legge regionale pone una irragionevole disparita' tra le religioni" ma questo e' "falso" perche' "tutte le costruzioni di nuovi edifici di culto sono sottoposte alle medesime procedure e ai medesimi requisiti". Il referendum sulla costruzione degli edifici religiosi, previsto dalla norma inoltre, "deve gia' essere previsto nello statuto del Comune e soprattutto e' consultivo" dunque, secondo il Carroccio, non sussiste l'incostituzionalita' denunciata dal governo. Infine, in merito ai dubbi sollevati sulla congruita' architettonica dei nuovi edifici di culto con il paesaggio lombardo viene rilevato che "se la norma vale per qualsiasi tipo di edificio, non si comprende perche' non possa trovare applicazione anche per gli edifici di culto". Intervenendo alla conferenza stampa, il relatore della legge, il consigliere del Carroccio Roberto Anelli, ha mostrato lo 'Statuto delle Moschee' della Comunita' religiosa islamica italiana: "Vengono sostenute molte delle norme che abbiamo previsto nella legge. Non capisco perche' se le fanno loro sono perfette, mentre se le scriviamo noi sono incostituzionali".