Milano

Legionari di Cristo, presunti abusi ed estorsione: chiesta la prescrizione

La Procura di Milano chiede la prescrizione per gli ex vertici dei Legionari di Cristo: presunti abusi sessuali su un 12enne e minacce per ritrattare

Legionari di Cristo, presunti abusi ed estorsione: chiesta la prescrizione per i vertici

La Procura di Milano ha chiesto che venga dichiarata la prescrizione, con una sentenza di "non doversi procedere", delle accuse, ossia estorsione e favoreggiamento a vario titolo, contestate a cinque persone, ex vertici dei Legionari di Cristo, finite imputate nel procedimento, che era passato da Novara a Milano, su presunte pressioni per far ritrattare una vittima di abusi. Abusi commessi, come gia' stabilito dalla Cassazione, nel seminario di Novara della congregazione religiosa dall'allora rettore Vladimir Resendiz Gutierrez, gia' condannato con sentenza definitiva a 6 anni e mezzo e ridotto allo stato laicale.

Legionari di Cristo, i presunti abusi avvenuti nel 2013

Come riferisce Ansa, oggi nella requisitoria il pm Alessia Menegazzo ha fatto presente che le accuse si sono prescritte, ma ha anche chiesto che il giudice della quarta penale Caterina Ambrosino non li assolva, invece, nel merito. A processo figurano Luca Gallizia, Oscar Nader Kuri, Victor De Luna, Corrado D'Agostino e Manuel Cordero Arjona. L'inchiesta 'bis' sui presunti tentativi di far ritrattare il ragazzino, che aveva denunciato gli abusi avvenuti nel 2013, era stata trasferita per competenza territoriale a Milano, perche' i reati sarebbero stati commessi nel capoluogo lombardo. Il fascicolo, tra l'altro, dopo un'iniziale richiesta di archiviazione dei pm di Novara, era stato avocato dalla Procura generale di Torino e poi mandato a Milano.

Legionari di Cristo, il 12enne 'costretto' a ritrattare la denuncia per violenze sessuali

Al centro di questo filone di indagine ci sono due scritture private che sarebbero state sottoposte, per la firma, tra ottobre e dicembre 2013, ai familiari del ragazzino, che all'epoca aveva 12 anni, per ottenere una ritrattazione della denuncia per violenza sessuale. In base all'accordo, secondo le indagini, se il bambino non avesse taciuto sulle violenze, la famiglia avrebbe dovuto versare 15mila euro. La sentenza e' prevista per il 3 ottobre.








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