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Milano
Legnano, il difensore civico regionale Carlo Lio indagato per abuso d'ufficio
"Uscire dalla violenza si può": Carlo Lio

Legnano, il difensore civico regionale Carlo Lio indagato per abuso d'ufficio

Carlo Lio, difensore civico regionale, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Busto Arsizio (Varese) con l'accusa di abuso d'ufficio, relativamente il suo intervento di surroga di un consigliere comunale di Legnano (Milano), provvedimento dichiarato illegittimo dal Tribunale Regionale e che nel marzo scorso evito' il commissariamento del comune dell'hinterland milanese. Per lo stesso reato e in qualita' di "istigatori" sono indagati anche l'ex sindaco di Legnano Giambattista Fratus, l'ex vicesindaco Maurizio Cozza e l'assessore Chiara Lazzarini, arrestati a maggio per turbativa d'asta (Fratus e' anche accusato di corruzione elettorale). Nel fascicolo del pm Nadia Calcaterra vi sarebbero intercettazioni nelle quali i quattro indagati parlerebbero proprio della surroga, provvedimento dal quale i tre gia' indagati nell'inchiesta 'Piazza Pulita', secondo la Procura avrebbero ottenuto il vantaggio di rimanere in carica. I tre avrebbero quindi istigato il difensore civico regionale a intervenire con un provvedimento "illegittimo" per restare in Comune dopo le dimissioni in massa dei consiglieri comunali di minoranza e del presidente del consiglio comunale cittadino, proprio in seguito all'assegnazione dell'assessorato ai Lavori Pubblici a Lazzarini.

L'iscrizione e' stata obbligatoria data la denuncia presentata dal Comitato legalita' di Legnano, che aveva denunciato l'abuso del difensore civico Carlo Lio. Il Comitato si era costituito subito dopo la caduta della giunta raccogliendo i consiglieri dimissionari e parte della popolazione, contro quello che gli inquirenti stessi hanno definito lo "strapotere" del sindaco Fratus. Era stato lo stesso comitato a ricorrere al Tar Lombardia contro la decisione del difensore civico di ammettere la surroga di alcuni consiglieri, dopo le dimissioni di quelli titolari, consentendo cosi' la prosecuzione dell'esperienza di maggioranza. Il caso era finito sul bando del Consiglio di Stato che proprio qualche giorno fa ha rigettato il ricorso contro l'annullamento della surroga da parte del Tar. All'indomani della fine della vicenda amministrativa, che ha quindi sancito l'illegittimita' di quel provvedimento preso dal difensore Lio, la procura di Busto Arsizio ha aperto il fascicolo per abuso d'ufficio. Forte anche delle intercettazioni nelle quali - stando a quanto trapelato - era chiaro che i componenti leghisti della giunta di Legnano si erano attivati con il difensore - nominato a Palazzo Pirelli in quota Forza Italia - per ottenere la surroga. Le intercettazioni fanno parte del fascicolo originario di indagine, che nel frattempo e' andato in fase di dibattimento

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