Milano
Il Leoncavallo torna al Leoncavallo? "Vogliamo acquisire lo spazio di via Watteau"
Gli attivisti del centro sociale milanese sgomberato ad agosto lanciano un'assemblea pubblica: "Occupazione, donazione, affitto, acquisto: teniamo aperte tutte le strade"

Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo
Il Leoncavallo torna al Leoncavallo? "Vogliamo acquisire lo spazio di via Watteau"
"Procediamo nel tentativo di acquisire lo spazio di via Watteau che per il Leoncavallo, e il movimento nel suo insieme, avrebbe un significato enorme". Così gli attisti del centro sociale milanese sgomberato il 21 agosto in un documento con cui lanciano l'assemblea pubblica convocata per il 22 ottobre presso la sede Arci di Milano. Il Leoncavallo torna dunque al Leoncavallo? Diversi e non banali sono ancora i passaggi da compiere. Ma cominciano a delinearsi alcuni punti: gli attivisti sembrano aver definitivamente bocciato la proposta di uno spazio in Porto di Mare avanzata dal Comune. E aprono alla possibilità di acquistare l'area di via Watteau.
"Se le istituzioni della Città e del Paese non sono state capaci di acquisire lo spazio di via Watteau per il Leoncavallo, sarà il Leoncavallo che acquisirà lo spazio di via Watteau per la città e per il Paese", spiegano.
"Chi si illudeva che la vicenda del Leoncavallo si sarebbe chiusa con l'occupazione militare dello spazio - si legge nel documento - è uno stolto. Non essendo stata fornita alcuna seria alternativa, via Watteau dobbiamo fare di tutto affinché rimanga la sede del Centro sociale Leoncavallo. Già alcuni spazi e gli archivi sono oggetto di tutela, ma il Leoncavallo è un luogo vivo, la sua storia non può essere inscatolata e condotta altrove. Ogni punto del suo spazio è espressione del suo archivio sempre in costruzione".
"Occupazione, donazione, affitto, acquisto: teniamo aperte tutte le strade"
Il Leoncavallo "non ha mai pensato che ci sia una strada privilegiata da percorrere al fine di difendere i Centri sociali e di crearne tanti altri. Tutte le strade sono percorribili: l'occupazione di spazi privati, l'occupazione di spazi pubblici, la donazione, il comodato gratuito, l'affitto, l'acquisto". Dunque, "teniamo aperte tutte le strade. Facciamo una mappa di tutti spazi occupabili. Verifichiamo la possibilità di partecipare a bandi che non siano chiacchiere e perdite di tempo. Sondiamo, se ci sono, la possibilità di ottenere spazi in donazione, in comodato o in affitto".