Lombardia, Osnato (FdI): "In Veneto particolarmente generosi, ma qui..." Sala (Lega): "Il territorio non si arrende" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 17:55

Lombardia, Osnato (FdI): "In Veneto particolarmente generosi, ma qui..." Sala (Lega): "Il territorio non si arrende"

Continua il confronto nel centrodestra sul futuro della Lombardia. Osnato replica a Massimiliano Romeo e cita Bossi. Ma il leghista Sala: "La Lombardia vale dieci regioni"

di Nicolo Rubeis

Continua il confronto nel centrodestra sulle prospettive verso le Regionali lombarde. Affaritaliani.it Milano raccoglie le riflessioni di Marco Osnato, FdI, e del leghista Fabrizio Sala. Il primo risponde direttamente al segretario lombardo del Carroccio Massimiliano Romeo, spiegando: "In Veneto siamo stati particolarmente generosi. In Lombardia vorremmo che tutti fossero giusti…". Ma la Lega, con Sala, tiene la posizione: "La Lombardia vale dieci Regioni"

Lombardia, il confronto nel centrodestra sul futuro governatore

Tre anni in politica possono essere un'infinità. Eppure le prospettive sulla Lombardia agitano già oggi il centrodestra, soprattutto la Lega regionale. I leader sono stati chiari: il candidato lo sceglierà il partito col maggior peso elettorale prima del voto. Il segretario lombardo del Carroccio, Massimiliano Romeo, non molla e assicura che si batterà con tutte le sue forze. Perché “se dovessimo perdere la guida della Regione, la Lega rischierebbe di perdersi. Non è una questione di voti, ma di radici". 

Osnato (FdI): "In Veneto siamo stati particolarmente generosi. In Lombardia..."

La replica di Fratelli d'Italia, che dopo la 'rinuncia' al Veneto non vuole fare lo stesso in Lombardia, arriva ad Affaritaliani.it Milano dal presidente della Commissione Finanze della Camera Marco Osnato: "Intanto - sottolinea - non bisogna confondere l'attaccamento alle radici con l'attaccamento alle posizioni di potere". E comunque "capisco la difficoltà di Romeo ad accettare accordi che non soddisfano appieno i desideri suoi e dei dirigenti lombardi della Lega: è lo stessa degli amici veneti di FdI che - con un partito che viaggia alle soglie del 40% e che rappresenta oltre il 50% della coalizione - hanno accettato il bene primario dell’unità del centrodestra sacrificando le più che legittime aspirazioni della classe dirigente locale, sostenendo il leghista Alberto Stefani a presidente del Veneto".

LEGGI ANCHE: LOMBARDIA, ROMEO (LEGA) AVVERTE: "COSI' FDI FA VACILLARE LA COALIZIONE"

 

Anche perché "nessuno di noi ha voglia di passare mesi a discutere su candidature lombarde che arriveranno al momento opportuno. Però invito Romeo a evitare di far apparire le sue dichiarazioni come una sfiducia verso FdI e verso la sua classe dirigente lombarda - prosegue Osnato -. Classe dirigente che è stata leale nella coalizione e, particolarmente, verso la Lega quando rappresentava l’1,5% degli elettori lombardi come quando, come ora, rappresenta il 32% degli stessi". 

Iscriviti alla Newsletter Frontale - a cura di Fabio Massa

Osnato mette il dito nella piaga citando il Senatùr Umberto Bossi: "Se oggi FdI rappresenta un lombardo su tre, significa che riusciamo meglio a interpretare quell'idem sentire della comunità lombarda che spesso Bossi citava". Il deputato conclude 'rubando' una battuta al senatore meloniano Luca De Carlo, che doveva essere il candidato governatore in Veneto qualora la presidenza non fosse andata alla Lega: "Possiamo decidere se essere giusti o generosi. In Veneto siamo stati particolarmente generosi. In Lombardia vorremmo che tutti fossero giusti…".

Fabrizio Sala (Lega): "Il territorio non si arrende all'accordo"

Gli esponenti lombardi della Lega, però, non hanno nessuna intenzione di lasciare la Regione a FdI: "Anche perché - spiega ad Affaritaliani.it Milano Fabrizio Sala, vicesegretario della Lega lombarda - la Lombardia vale dieci Regioni". Certo, le parole del leader Matteo Salvini di ieri - "è chiaro che se FdI sarà il primo partito, ha tutto il diritto di rivendicare la guida di alcune Regioni, compresa la Lombardia" - sono sembrate quasi una resa: "Ma non sono una resa del territorio o della Lega lombarda - ribatte Sala -. E faccio anche fatica a credere che il nostro segretario federale, che è un lombardo, abbia ceduto la Lombardia in questo modo".

Secondo Sala, "cosa possiamo chiedere oltre che governare le Regioni del Nord? Io credo che sia sbagliata l'idea di voler piantare una bandierina - aggiunge -. Ognuno metterà in campo i soggetti migliori e poi si vedrà. Le Regionali non sono solo un voto di opinione ma anche sulla capacità amministrativa". I candidati del Carroccio, ovviamente, non mancherebbero: "Basti guardare ai nostri cinque ministri, tutti lombardi… - osserva Sala -. Abbiamo Giancarlo Giorgetti e lo stesso Salvini. E poi tantissimi amministratori che possono aspirare a governare la Lombardia". Insomma, da un lato "mi sembra tutto molto prematuro" ma dall'altro "faremo di tutto per diventare il partito egemone della Lombardia, perché la Lega merita di continuare a governare questa Regione". 

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO

 








A2A