A- A+
Milano
Maroni: "Lombardia è la Regione della ricerca e dello sviluppo"
Roberto Maroni

Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, questa mattina ha partecipato all'Universita' di Milano Bicocca alla Giornata della ricerca dichiara: "La Lombardia e' la Regione italiana che investe piu' di ogni altra in ricerca e sviluppo e sta studiando una nuova legge quadro che diventi uno strumento ancora piu' efficace per sostenere la ricerca applicata e il collegamento  universita'-imprese. Il Governatore ha sottolineato quanto sia consolidato il rapporto di collaborazione fra Regione Lombardia e il Consiglio nazionale delle ricerche, dimostrato nel corso degli anni 3 accordi quadro in materia di ricerca. Il primo, ha ricordato, "nel 2006, con una dotazione di 40 milioni di euro": quattro progetti quinquennali su efficienza energetica, agroalimentare, manifatturiero lombardo e nanoscienze, che hanno portato a 300 nuovi occupati. "Il secondo nel 2012, 20 milioni di euro per 12 progetti triennali dedicati al trasferimento tecnologico prodotto dal sistema della ricerca alle imprese high-tech della Regione", dove sono state coinvolte 548 persone e realizzati 882 prodotti delle ricerche. La terza edizione dell'Accordo, "10 milioni di euro per il prossimo biennio, e' stata sottoscritta il 1 ottobre 2015. Il prossimo 20 aprile 2016 - ha aggiunto - e' previsto un evento dedicato in Regione, per dare evidenza dei risultati e lanciare il nuovo avviso pubblico rivolto agli istituti del CNR. Complessivamente - ha ricordato - la collaborazione Regione Lombardia-CNR ha movimentato 70 milioni, cofinanziati al 50%, per la valorizzazione, il rafforzamento e il nuovo inserimento di risorse umane altamente qualificate, oltre a investimenti in infrastrutture di avanguardia". In materia di ricerca e innovazione, non ci sono stati solo gli accordi con il CNR. Maroni ha ricordato che solo nel 2015 "sono stati sottoscritti o rinnovati altri accordi con enti e istituzioni per 14 milioni di euro (circa la meta' a carico di Regione Lombardia), dedicati all'avvio congiunto di progetti di ricerca e alla valorizzazione del capitale umano". In questo quadro di sostegno alla ricerca applicata, si inseriscono anche gli Accordi per la competitivita'.

Maroni ha citato la legge regionale 11/2014 'Impresa Lombardia', che "sta sostenendo, in cofinanziamento, progetti di ricerca e innovazione realizzati da imprese che scelgono di non delocalizzare, investendo sul territorio e salvaguardando l'occupazione. Sono 40 le imprese che hanno presentato i progetti esecutivi e i primi 11 accordi sono stati gia' approvati mobilitando oltre 50 milioni di euro". Per quanto riguarda i fondi europei, il Presidente lombardo ha messo in evidenza che programmazione comunitaria 2014-2020 la Regione dedica a ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione circa 350 milioni di euro. "Abbiamo avuto dalla UE il 60% in piu' rispetto al passato, non per gentile concessione, ma perche' Bruxelles ha riconosciuto la validita' dei nostri progetti". Entro luglio, ha infine annunciato Maroni, abbiamo in progetto un nuovo Pdl su innovazione e ricerca, che sta seguendo l'assessore Luca Del Gobbo, che fa il punto di quanto viene investito e di come viene investito, con l'obiettivo di aggiornare gli strumenti di Regione Lombardia a disposizione di imprese e universita' alle esigenze del mondo di oggi. Su questo progetto - ha fatto un appello - vogliamo il contributo di tutti e invito universita', mondo della ricerca, imprese, a contribuire a questa legge quadro partecipando alla nostra consultazione pubblica online sulla piattaforma 'Open innovation'". In conclusione il Governatore ha rivolto un invito al Ministro dell'Istruzione, Universita' e Ricerca, Stefania Giannini, anche lei presente all'evento all'Unibicocca: "Non chiediamo niente di particolare, se non il sostegno ai grandi ricercatori e ai centri di ricerca della Lombardia".

Mobilità dei ricercatori, reciproco riconoscimento delle carriere, maggiore autonomia dai vincoli della Pubblica amministrazione e utilizzo di infrastrutture scientifiche e tecnologiche comuni. Queste le proposte "per riaffermare il ruolo strategico della ricerca" in Italia lanciate nel corso della Giornata della Ricerca, tenutasi questa mattina all’Università di Milano–Bicocca, alla quale hanno partecipato Massimo Inguscio, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, i rettori Cristina Messa, della Bicocca, Gianluca Vago, della Statale, Fabio Rugge, dell’Università di Pavia, Sergio Pecorelli, dell’Università di Brescia e Marco Enrico Ricotti, delegato alla Ricerca del Politecnico di Milano. L’incontro si è concluso con gli interventi del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, Stefania Giannini.

Diverse le indicazioni emerse dal confronto per rendere la ricerca più efficace e competitiva. "La necessità di una semplificazione della mobilità dei ricercatori, intesa come possibilità di muoversi in Italia e all’estero ma anche tra atenei e enti di ricerca, con il rispettivo riconoscimento delle carriere. Questo perché i punti in comune tra ricercatori universitari e degli enti sono molti, a partire dalla missione che è la stessa per tutti: fare ricerca, senza distinzioni tra quella di base e quella applicata, guardando sempre più all’innovazione e alle attività capaci di generare reddito. La condivisione delle infrastrutture di ricerca (laboratori e attrezzature) e, soprattutto, la collaborazione sui progetti di punta già attivi, creando sinergie e non sovrapposizioni o, peggio, progetti paralleli sulle stesse aree che non dialogano". "Università ed Enti di ricerca – ha detto il rettore Cristina Messa – devono unire le forze e lavorare in sinergia attraverso un sistema integrato e agile che può essere organizzato per diversi campi di analisi, per infrastrutture e mobilità di ricercatori. Occorre uno snellimento burocratico che garantisca la restituzione massima dell’investimento. Il dialogo tra CNR e Università è, infatti, fondamentale per una crescita del ruolo della ricerca per il nostro Paese; questa collaborazione, già solida, punta a rafforzarsi sempre più nel futuro".

"Per la ricerca – ha affermato il presidente Massimo Inguscio - è arrivato, dopo un lungo “inverno” a livello politico, un momento da cogliere e sfruttare: tra i primi segnali di quest’inversione di tendenza, fondamentale è l’assegnazione a enti e atenei - decisa dal Ministro Giannini - di un numero di posti per giovani brillanti che finalmente avranno concrete opportunità, con meccanismi di selezione basati sui migliori standard internazionali. I posti sono quindi quantitativamente limitati (con l’auspicio di una progressione futura) ma qualitativamente importanti. Altri elementi del Piano nazionale della ricerca, poi, consentiranno di rafforzare la capacità attrattiva verso i giovani del sistema ricerca. Attrarre i giovani e consentire loro una formazione e un’attività di ricerca libere significa garantire, data l’assenza di stratificazioni culturali che li caratterizza, quell’interdisciplinarità che, ad esempio, all'università Bicocca ha consentito lo sviluppo di nuove scuole come quella di scienza dei materiali, tematica in cui il CNR è leader. I giovani, inoltre, possiedono spontaneamente quella voglia di curiosa mobilità che fa ricca la cultura".

"La Lombardia – ha detto il presidente Roberto Maroni – è la capitale italiana dell'innovazione, con 7 miliardi di euro investiti dalle imprese ogni anno e 4,5 miliardi di spesa pubblica e privata in Ricerca e Sviluppo. Per il Financial Times è la regione più attrattiva in Europa e, con le università e Cnr, la Regione ha stretto un’alleanza per lavorare insieme. La Lombardia coordina anche la partecipazione italiana alla Macroregione Alpina europea, che investe in ricerca il 2,7% del proprio Pil". "Questo governo – ha dichiarato il ministro Stefania Giannini – ha rimesso al centro dell'agenda e degli investimenti le politiche per la conoscenza. Con il Programma Nazionale per la Ricerca investiremo 2,5 miliardi di euro per rilanciare la nostra strategia invquesto settore. L'ambizione e l'obiettivo sono comuni: fare della ricerca una leva di crescita economica e di leadership scientifica e culturale del nostro Paese nel mondo".

A margine dell’evento il ministro Giannini ha incontrato un gruppo di studenti dell’Università di Milano-Bicocca. Nel corso dell’incontro il ministro ha risposto a domande sul futuro dell’università e sul ruolo della ricerca scientifica. Nel pomeriggio, invece, Inguscio incontra studenti, dottorandi e assegnisti di ricerca per un confronto su “Fare ricerca oggi nelle scienze naturali”.

Tags:
roberto maronibicoccaregione lombardia







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.