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Milano: nuove linee guida del comune per l’urbanistica e l'edilizia

Milano: nuove linee guida del comune per l’urbanistica

A seguito delle recenti indagini aperte dalla Procura della Repubblica relative ad alcuni titoli edilizi emessi, il Comune di Milano ha deciso - si legge in una nota -, in via cautelativa e fino ad un chiarimento interpretativo definitivo sui punti in questione, di procedere con alcune azioni conseguenti, approvando con una delibera le linee di indirizzo per lo sviluppo delle attività amministrative in materia urbanistico-edilizia. L’Amministrazione ribadisce di avere sempre agito nella convinzione della regolarità e correttezza del proprio operato. Non potendosi però escludere ulteriori future indagini su fattispecie analoghe, il suo orientamento, con natura di mero indirizzo, muove dalla considerazione dell’interesse pubblico generale. L’obiettivo è quindi evitare effetti negativi di rilevanza pubblica sull’attività degli uffici amministrativi, delle imprese di costruzione, nonché sul mercato immobiliare della città e sulla stessa vita delle persone che contano sulla possibilità di utilizzare gli immobili come luoghi di vita, residenza e occupazione. In particolare, viene avviato - una volta individuate le pratiche relative a interventi in corso o già ultimati per le quali l’Amministrazione ha evidenza di indagini aperte o per le quali gli operatori coinvolti chiedano verifiche - un percorso di lavoro finalizzato ad esaminare le possibili ricadute delle interpretazioni normative desumibili dal decreto del Giudice per le Indagini Preliminari di Milano dello scorso gennaio relativo all’intervento di via Crescenzago 105, e ad individuare eventuali atti da assumere.

Milano, escluso l’interesse del Comune a costituirsi parte civile 

Quanto agli interventi per i quali non sia ancora stato rilasciato il titolo edilizio e che presentano fattispecie analoghe a quelle oggetto di procedimenti penali, l’attività amministrativa verrà temporaneamente orientata tenendo conto delle indicazioni desumibili dallo stesso decreto del GIP. Questo sino a nuove indicazioni operative e interpretative che provengano da fonti legislative, giurisprudenziali o comunque istituzionali. Allo stato attuale, è inoltre escluso l’interesse del Comune di Milano a costituirsi parte civile nei confronti dei dipendenti comunali indagati nell’ambito dei procedimenti penali aperti.

Milano, Tancredi: abbiamo bisogno di un chiarimento definitivo

“Ricordiamo - commenta l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi - che i profili di illegittimità prospettati sono frutto di interpretazioni normative controverse e che le prassi operative degli uffici sono state applicate in modo generalizzato agli interventi con analoghe caratteristiche, nella motivata convinzione della loro correttezza. Abbiamo bisogno il prima possibile di un chiarimento definitivo, che non lasci margini di incertezza rispetto alle linee da seguire. Premesso questo, in considerazione dell’interesse pubblico generale, ora il nostro obiettivo dev’essere innanzitutto la tutela dei dipendenti comunali come degli operatori e delle famiglie che hanno investito risparmi in nuove abitazioni: è per questo motivo che abbiamo deciso di procedere con ulteriori verifiche su alcuni procedimenti in corso d’opera e di tenere in considerazione quanto sostenuto dal GIP di Milano per gli interventi la cui istruttoria sia ancora da ultimare”. Dell’adozione del provvedimento verrà informato il Comitato per la Legalità, la Trasparenza e l’Efficienza amministrativa, affinché possa esprimere eventuali suggerimenti.








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