Milano
"Sala deve dimettersi": l'attacco di Conte è benzina sul fuoco nel rapporto M5S-Pd
Il leader M5s attacca il sindaco di Milano sul caso urbanistica: "Sistema speculativo a danno dei cittadini". Ma la segretaria Pd prende le distanze: "A Milano nessun far west, alleanza da costruire territorio per territorio"

Si accende lo scontro tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein sul caso urbanistica a Milano. Il leader del M5s torna a chiedere le dimissioni di Beppe Sala, accusandolo di aver promosso un sistema speculativo a favore dei grandi costruttori. Poi la replica della segretaria del Pd, che difende il sindaco e prende le distanze dalle parole del presidente Cinque Stelle: "Il Movimento non è in maggioranza a Milano e io confermo pieno supporto a Sala". Interviene anche Bussolati: "Conte non conosce Milano".
Milano, nuovo attacco di Conte a Sala: "Deve dimettersi, è il simbolo di un sistema speculativo"
"Lo ribadisco anche in questa sede: Sala deve dimettersi". Giuseppe Conte, in conferenza stampa ieri è tornato ad attaccare il sindaco di Milano, chiedendo un passo indietro non per l'avviso di garanzia ricevuto, ma per il contesto politico e urbanistico in cui sarebbe coinvolto. Infiammando la polemica con il Pd. "È al centro di un far west, di un sistema che ha fatto consistenti interessi immobiliari, con un codazzo di persone che ha speculato sui cittadini più deboli", afferma il leader M5s. "Ha fatto una città per i super ricchi. E i cittadini comuni?".
Conte ha puntato il dito anche contro la cosiddetta norma "salva Milano", redatta – a suo dire – "insieme agli uffici del Comune per allentare i presidi di legalità". Secondo l'ex premier, questa norma avrebbe rappresentato un pericoloso precedente nazionale, poi bloccato anche grazie all’intervento dei Cinque Stelle: "Avrebbe esteso il far west a tutta Italia. Che modello politico propone Sala? Quale alternativa alla destra rappresenta?".
La replica serale di Schlein: "Io sto con Sala, non condivido quelle valutazioni"
A distanza di poche ore, nella serata di giovedì, è arrivata la risposta di Elly Schlein. In collegamento con la trasmissione In Onda, la segretaria del Partito Democratico ha preso le distanze dalle parole di Conte e conferma il sostegno al sindaco di Milano. "L’alleanza col M5s si costruisce regione per regione. A Milano il Movimento non è in maggioranza e io non condivido quelle valutazioni. Ho confermato il pieno supporto al sindaco Sala", dichiara Schlein, chiudendo ogni spazio a una rottura locale sull’onda delle polemiche.
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Pd e M5s ai ferri corti anche a Milano: "Far west urbanistico? Non dica sciocchezze"
Al dibattito si è aggiunto anche Pietro Bussolati, consigliere regionale del Pd, che ha invitato Conte a misurare le parole: "Dovrebbe conoscere meglio la città di Milano e la buona amministrazione che qui alberga da quasi quindici anni, anziché parlare a vanvera per intestarsi un po' di rabbia populista", dichiara. E aggiunge: "Quanto ai favori ai costruttori, Conte dovrebbe evitare certi attacchi, visto ciò che ha fatto durante i suoi governi con misure molto generose per l’edilizia".
Sironi (M5s): "Milano va liberata da questa deregulation, non con Sala sindaco"
Dall'altra parte, la senatrice milanese del M5s Elena Sironi ha rilanciato le critiche del presidente Conte, parlando di "deregulation urbanistica a danno dei cittadini". "Sono grottesche alcune uscite a difesa di Sala. Da milanese ritengo che la mia città vada liberata, e non lo si può fare con lui sindaco", afferma in una nota. Sironi respinge l’accusa di giustizialismo e rivendica una linea politica fondata su "etica pubblica, legalità, trasparenza e onestà". E attacca direttamente la norma "salva Milano", considerata "oscena" e dannosa non solo per il capoluogo lombardo ma per tutte le città italiane.
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