Milano
Museo del Fumetto, l'assessore Sacchi ad Affari: "Possono continuare a gestire lo spazio sino al nuovo bando"
L'assessore milanese alla Cultura Tommaso Sacchi: "Mi sono sincerato che la Fondazione possa continuare ad occupare legittimamente gli spazi fino alla futura aggiudicazione. E così sarà"

Tommaso Sacchi
Museo del Fumetto, l'assessore Sacchi ad Affari: "Possono continuare a gestire lo spazio sino al nuovo bando"
Il futuro di WOW Spazio Fumetto non è segnato: la festa di addio di domenica 15 giugno non sarà l'epilogo dell'avventura negli spazi di viale Campania. Lo conferma lo stesso Museo del Fumetto dai propri canali social, ma lo afferma soprattutto l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, che ad Affaritaliani.it, in risposta ad alcuni nostri articoli dedicati al tema (QUI e QUI) ricostruisce nel dettaglio le complesse e delicate vicende che hanno interessato Spazio Fumetto. Con una promessa: "Mi sono sincerato presso la Direzione competente che la Fondazione potesse continuare a occupare legittimamente gli spazi di viale Campania fino alla futura aggiudicazione. Così sarà".
Museo del Fumetto, l'assessore Sacchi: "Milano ha bisogno di spazi così, ma anche di trasparenza e responsabilità"
Partiamo dunque proprio dalle parole dell'assessore. Che ci scrive:
Egregio Direttore,
ho letto con attenzione l’articolo a firma di Carmelo Ferraro dedicato alla vicenda di WOW Spazio Fumetto, e desidero sottoporle alcune doverose precisazioni.
Permetta innanzitutto di dirle quanto mi addolori la situazione in cui versa la Fondazione Franco Fossati, cui ho sempre riconosciuto competenza, passione e un impegno civile e culturale di grande valore. Il Museo del Fumetto ha rappresentato, in questi anni, un presidio culturale prezioso per Milano, e il lavoro svolto dalla Fondazione è stato meritorio.
Tuttavia, nonostante il riconoscimento del ruolo svolto, va segnalato come la Fondazione, alla scadenza del contratto di concessione lo scorso 31 marzo, si trovasse in una condizione di morosità non compatibile con una proroga. Il debito maturato per canoni non versati ammonta a oltre 160.000 euro – senza considerare ulteriori tributi locali non corrisposti – e rappresenta, come noto, un impedimento oggettivo per la prosecuzione del rapporto con una pubblica amministrazione.
Sin dal primo momento in cui la Fondazione ha reso nota la propria difficoltà, mi sono attivato per aprire un dialogo serio e diretto con il Presidente Bona, incontrandolo personalmente presso lo Spazio WOW. Ho coinvolto fin da subito gli uffici comunali competenti e l’Avvocatura, con l’intento di individuare soluzioni compatibili con la normativa vigente, che potessero anche consentire alla Fondazione di partecipare al prossimo bando per la gestione dello spazio.
Mi sono inoltre sincerato presso la Direzione competente che la Fondazione potesse continuare a occupare legittimamente gli spazi di viale Campania fino alla futura aggiudicazione. Così sarà.
Vorrei però ripercorrere, brevemente, le tappe amministrative di questa lunga vicenda, per restituire un quadro trasparente del lavoro svolto dalla Direzione Cultura a sostegno del Museo in questi 14 anni.
La concessione dell’immobile di viale Campania alla Fondazione Franco Fossati decorre dal 1° aprile 2011, per una durata iniziale di 8 anni, rinnovabile per ulteriori 8. Il canone concessorio, inizialmente fissato a 29.239,70 euro oltre IVA annui, è stato fin da subito agevolato con uno sconto del 70% rispetto al valore di mercato, in linea con la politica comunale di sostegno alle realtà culturali. Va ricordato che la Fondazione occupa un immobile di oltre 1.100 metri quadrati in un’area semicentrale della città.
Nonostante l’indubbia qualità della programmazione culturale, la Fondazione non è riuscita negli anni a mantenere la regolare corresponsione del canone e di altri tributi locali. Già nel 2017 aveva richiesto una rateizzazione di alcune annualità. In vista della prima scadenza contrattuale, l’Amministrazione – ritenendo inopportuna l’interruzione di un’esperienza così rilevante – ha disposto una proroga di 6 anni, fino al 31 marzo 2025, con Determinazione Dirigenziale n. 38 del 4 aprile 2019.
La pandemia ha certamente colpito duramente molte realtà culturali, incluso il Museo del Fumetto. Tuttavia, a partire dal 2020, la Fondazione ha interrotto sia i versamenti delle rate pregresse che quelli dei canoni correnti. A nulla sono valsi i ripetuti inviti a regolarizzare la propria posizione: nel dicembre 2023 è stato infine avviato un atto di riscossione coattiva per i canoni 2021–2023, pari a 102.791 euro.
Nel frattempo, la Fondazione ha provveduto ad alcuni pagamenti arretrati (circa 40.000 euro), e gli uffici hanno aperto alla possibilità di una nuova rateizzazione del debito residuo, a condizione della presentazione di una garanzia fidejussoria. Durante un incontro del 9 aprile 2024, è stato richiesto formalmente alla Fondazione di fornire tale garanzia entro il 30 giugno. La risposta, pervenuta il 28 giugno, ha purtroppo confermato l’impossibilità di adempiere.
Tale situazione, come previsto dalla normativa, preclude anche la partecipazione a un’eventuale gara per il futuro affidamento. In data 22 luglio 2024, sentita l’Avvocatura, è stata quindi notificata alla Fondazione la formale disdetta della concessione.
Ad oggi, la Fondazione può comunque continuare a gestire lo spazio fino alla nuova assegnazione, purché venga corrisposto il canone originariamente pattuito. È utile ricordare che il contratto d’affitto del bar interno garantisce alla Fondazione un’entrata mensile di 4.000 euro dal 2013, per un totale superiore al mezzo milione di euro.
Confermo la mia disponibilità al confronto e alla costruzione di percorsi condivisi, nella piena legalità e nel rispetto del patrimonio collettivo. Milano ha bisogno di luoghi come il Museo del Fumetto, ma ha anche il dovere di assicurare trasparenza e responsabilità nell’uso degli spazi pubblici. La ringrazio per avermi concesso l’opportunità di chiarire, attraverso le sue pagine, una vicenda tanto articolata quanto delicata.
Con i miei migliori saluti,
Tommaso Sacchi
Assessore alla Cultura del Comune di Milano
WOW Spazio Fumetto: "Al lavoro con il Comune per individuare una soluzione e partcipare al prossimo bando"
Questa invece la nota sui canali social di WOW Spazio Fumetto, che conferma il positivo dialogo di questi giorni: "In queste ore intense, stiamo lavorando con il Comune di Milano per affrontare importanti questioni amministrative e legali, con l’obiettivo di portare avanti tutte le pratiche nel modo più corretto e trasparente possibile. In questo contesto, abbiamo ricevuto un sostegno corale e caloroso da parte di cittadini, artisti e operatori del settore: ne siamo profondamente grati e orgogliosi. Desideriamo ringraziare l’Assessore Tommaso Sacchi, che in questi mesi si è attivamente impegnato nel promuovere dialogo e incontri utili a individuare una possibile soluzione. Se questa dovesse concretizzarsi, consentirebbe alla Fondazione di estinguere il debito pregresso e di partecipare, qualora ci fossero le condizioni, al prossimo bando. Siamo consapevoli della complessità della situazione e della difficoltà nel ricostruire con precisione ogni passaggio. Proprio per questo riteniamo importante mantenere un clima di confronto costruttivo e concentrarci sugli obiettivi comuni, nell’interesse del Museo e della città".
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