Pandoro-Gate, Chiara Ferragni in tribunale a Milano: l'influencer sceglie il rito abbreviato - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 14:23

Pandoro-Gate, Chiara Ferragni in tribunale a Milano: l'influencer sceglie il rito abbreviato

L’influencer, imputata per truffa aggravata insieme ad altri due, presente in aula per la seconda udienza. Sentenza attesa a gennaio

di Giorgio d'Enrico

Pandoro-Gate, Chiara Ferragni in tribunale a Milano: l'influencer sceglie il rito abbreviato

Chiara Ferragni al Palazzo di Giustizia di Milano questa mattina per assistere alla seconda udienza pre-dibattimentale del processo che la vede imputata insieme a Fabio Damato, suo ex collaboratore, e a Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID. L’udienza, a porte chiuse, si è tenuta davanti al giudice della terza sezione penale Ilio Mannucci Pacini. Assistita dai suoi legali, Ferragni ha partecipato alla decisione sulle ammissioni delle parti civili e ha formalizzato la scelta del rito abbreviato, che prevede tempi più rapidi e, in caso di condanna, uno sconto di pena di un terzo.

Pandoro-gate: le accuse di truffa aggravata e la posizione della difesa

L’imprenditrice digitale è accusata di truffa aggravata per presunti ingiusti profitti legati alle campagne di beneficenza dei prodotti “Pandoro Pink Christmas” e “Uova di Pasqua Ferragni”. Secondo la Procura di Milano, che ha coordinato le indagini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza tra il 2021 e il 2022, le iniziative avrebbero ingannato follower e consumatori, generando utili non dovuti per circa 2,2 milioni di euro.

I difensori della Ferragni, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, sostengono che l’imputata non abbia commesso alcun reato e ricordano che ha già chiuso il fronte amministrativo, effettuando donazioni per un totale di 3,4 milioni di euro. Ferragni, che ha sempre ribadito la propria innocenza, ha spiegato di voler partecipare alle udienze “per rispetto della giustizia” e per respingere le accuse.

Adicu e Casa del Consumatore non ritirano la propria denuncia

Nel procedimento erano stati citati anche Fabio Damato e Francesco Cannillo, mentre l’amministratrice delegata dell’azienda dolciaria piemontese Balocco, Alessandra Balocco, è deceduta lo scorso agosto. Il Codacons, dopo un accordo con la stessa Ferragni, ha ritirato la propria denuncia. Una donna di 76 anni, che aveva acquistato alcuni pandori, aveva chiesto di costituirsi parte civile ma ha ritirato l’istanza dopo un risarcimento extragiudiziale. Restano invece in causa l’Adicu e la Casa del Consumatore: quest’ultima ha rifiutato una proposta di transazione da 5mila euro. Sarà il giudice Mannucci Pacini a decidere in giornata sull’ammissione delle parti civili.

Il calendario del processo

Dopo l’udienza odierna, sono già state fissate le date per il prosieguo del rito abbreviato: il 25 novembre e il 19 dicembre. La sentenza è attesa per gennaio 2026, quando il giudice si pronuncerà sull’esito del processo che, per la prima volta, vede Chiara Ferragni comparire di persona davanti al Tribunale di Milano per la nota vicenda del Pandoro Pink Christmas.

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