Pinocchio/ Diciamo la verità: Casaleggio ha fallito

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C’era una volta un Paese bravo a stringersi nel cordoglio, salvo poi dirne di tutti i colori. Su Casaleggio c’è stata l’ondata di fango più infamante rispetto a tutti gli altri 5 Stelle, poiché alla fine si era capito che il cervello che muoveva tutte le cose era lui. Non un burattinaio, ma l’intelligenza in un movimento che troppo spesso, soprattutto all’inizio, indulgeva nell’improvvisazione nella furia di negare qualunque validità ai processi democratici dei partiti. Quindi, ecco parlare di introiti per il blog, della Casaleggio e Associati, della partecipazione a circoli pseudomassonici mondiali. Ora, a me tutto questo è sempre interessato poco, anche se devo rilevare che al fango che i 5 Stelle, in più occasioni, hanno riversato e riversano sugli avversari politici, purtroppo la politica degli altri partiti ha reagito con lo stesso fango.

Tuttavia, riguardando l’esperienza di Casaleggio, e lo dico senza nessun intento diffamatorio, ma anzi con l’apprezzamento per un guerriero che non molla mai, ritengo sia stata completamente fallimentare. Oggi celebriamo l’uomo che ha portato la politica in Rete. Peccato che non sia stato lui, ma il meccanismo facebook, che è ben più grande e ben più mostruoso. Lui ne è stato un interprete eccellente, e forse un precursore. Ma è come se accreditassimo a Colombo non la scoperta dell’America, ma la sua creazione. Tanto quanto la costruzione della forma-partito basata sulla Rete si è dimostrata fallimentare, giacchè alla fine, nel caos infinito, si è dovuto creare un direttorio, che poi è la base per la futura segreteria. A Casaleggio riconosco il merito di averci provato con intelligenza, guardando come Colombo al di là degli stereotipi. Ma paragonarlo alle menti più illustri della Storia del mondo, beh, mi sembra francamente eccessivo.