Pinocchio/Quell'odio di Milano per chi vive nell'hinterland
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C'era una volta un Paese che odiava quelli che si recavano a lavorare. Per dirla in modo desueto: i forestieri. Questo Paese é Milano e la ferocia con la quale riesce a trattare chi abita nell'hinterland ma lavora (e spende) a Milano mi stupisce sempre. Già dal nome che si sono inventati per definire questi milanesi atipici si capisce tutto "City users", utilizzatori cittadini. Che poi qualcuno me la deve spiegare la differenza tra un nato in Mangiagalli che vive in periferia, appena oltre i confini della città e chi invece è nato in Mangiagalli e vive 500 metri più in qua. Comunque, sia come sia, quello che ho letto oggi sui giornali grida vendetta. Il tema è quello delle multe. Secondo una classifica del Sole 24 ore Milano è in testa e pure di gran lunga. Il merito? Degli autovelox che hanno installato per colpire i City users nelle porte di accesso alla città, ad esempio sulla via Pavese o su via dei Missaglia. Il bello - anzi il brutto - è stata la giustificazione con la quale Palazzo Marino ha minimizzato io tutto: si va bene che sono state 3,3 milioni le multe nel 2014 ma il 60 per cento sono state comminate a non milanesi. Come se i non milanesi non avessero una famiglia, non pagassero le tasse, non si rompessero la schiena per sopravvivere alla crisi e vivessero la nei paeselli felici e contenti. Vergognoso.