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Milano
Treno Frecciarossa deragliato a Lodi. Manutenzione sbagliata dello scambio?
(fonte Lapresse)

Primo incidente mortale di Frecciarossa. Manutenzione sbagliata dello scambio?

Continuano le indagini sul deragliamento del treno Frecciarossa Milano-Salerno avvenuto ieri prima dell'alba a Ospedaletto Lodigiano, in provincia di Lodi. Nell'incidente hanno perso la vita i due macchinisti, Giuseppe Cicciu', 51 anni, e Mario Di Cuonzo, 59. I feriti sono 31. Si tratta del primo incidente mortale di un Frecciarossa in Italia. La causa del deragliamento sarebbe uno scambio posizionato in modo scorretto forse per via di un errore nella manutenzione. "Stiamo verificando l'ipotesi dell'errore umano, che in questo momento e' tra le ipotesi in campo", ha infatti dichiarato il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, durante una conferenza stampa in Procura sul deragliamento del Treno. Il procuratore ha parlato di "verifiche su errore umano che potrebbe essere legato a errori di manutenzione". La Polfer ha identificato gli operai che hanno fatto i lavori di manutenzione sulla linea poche ore prima del deragliamento e li ha interrogati; gli operai sostengono di aver svolto il lavoro correttamente. Tutti i feriti nel deragliamento del treno, salvo un addetto delle pulizie che ha subito un'operazione alla gamba, sono stati nel frattempo dimessi.

Frecciarossa deragliato, vertice in Procura

Vertice in procura a Lodi tra il capo dell'ufficio, Domenico Chiaro, e i consulenti nominati ieri, gli stessi che si occuparono della strage di Pioltello, per fare luce sull'incidente in cui hanno perso la vita due macchinisti. Al vaglio degli inquirenti la possibilita' di effettuare quelli che il codice definisce "accertamenti irripetibili", il che comporterebbe le prime iscrizioni nel registro degli indagati a titolo di garanzia per nominare i propri legali e consulenti. Ci potrebbero volere 48 ore dal via libera per la riapertura di almeno un binario. "Nei prossimi giorni verranno alzate le carrozze, stiamo studiando il da farsi da qui a domenica. Serviranno dalle due alle quattro gru per sollevare i vagoni, inizieremo dalle prime carrozze, quelle vicino alla motrice. Tutto sta andando avanti nel modo migliore, c'e' piena collaborazione". Lo dice Andrea Piccioni, un gruista della ditta che si occupera' dei lavori di rimozione del treno deragliato ieri alle porte di Lodi. "Faremo tutto nel minor tempo possibile perche' e' nell'interesse di tutti. Domani in tarda mattinata inizieremo a portare i primi macchinari e apriremo il cantiere", conclude.

I rilievi sui binari e l'analisi delle scatole nere

Sul luogo dell'incidente ferroviario in cui ieri hanno perso la vita due macchinisti, a Ospedaletto Lodigiano, la polizia scientifica di Roma sta effettuando i primi rilievi sui binari, mentre il Nucleo operativo incidenti ferroviari si sta dedicando all'analisi dei vagoni. E' cominciata inoltre l'acquisizione dei dati dai sistemi di registrazione che regolano la circolazione ferroviaria e l'analisi delle scatole nere.  La polizia scientifica ha recuperato l'hard disk delle telecamere che da mesi erano state posizionate sul perimetro della stazione di segnalamento dove ha finito la sua corsa la motrice del Frecciarossa

"Carrozze trascinate per 400 metri tra le pietre"

Le carrozze vuote della prima classe del Frecciarossa deragliato "sono state trascinate per circa 400 metri tra le pietre". E' quanto emerge dai primi rilievi degli investigatori al lavoro a Ospedaletto Lodigiano, dove ieri, a causa con ogni probabilita' di uno scambio aperto, il treno ha cominciato una corsa impazzita.

La dinamica dell'incidente

Il treno deragliato era partito alle 5.30 da Milano a Roma, si era fermato a Rogoredo e l'incidente è avvenuto alle 5.50 e ha determinato il decesso dei due macchinisti. Per fortuna il treno era quasi vuoto, c'è stato un rischio contenuto: nella prima carrozza c'era solo una persona, due tre persone nelle carrozze successive. Il locomotore si è staccato a 300 all'ora e ha deragliato all'altezza di uno scambio posto in una posizione diversa da quella che doveva essere, ha spiegato il procuratore. I due macchinisti deceduti si trovavano nel vagone motore che si e' schiantato contro la casetta costruita a fianco alla linea, adoperata come deposito per la manutenzione. Parte della struttura e' stata divelta nell'impatto, mentre due carrelli che si trovavano sulla traiettoria del mezzo deviato (che poi si e' rigirato su se stesso) sono ridotte ad un cumulo di lamiere.

Tra le ipotesi uno scambio "rimasto a rovescio" che pero' e' stato rilevato dall'impianto in posizione "normale" di via libera. Un errore che potrebbe essere stato provocato da errore umano, come una "dimenticanza", oppure di natura tecnica, dal quale e' conseguito lo sviamento del convoglio. In base a quanto ricostruito, uno scambio ferroviario "a rovescio" indica una piccola deviazione sulla linea (se, ad esempio su quella principale sono in corso dei lavori) di cui il treno e' avvertito e per la quale e' costretto a rallentare. Se questo rallentamento non avviene e' possibile il deragliamento: in questo caso il Treno Frecciarossa 9595 andava a 290 chilometri orari di velocita' al momento dello schianto, e non avrebbe ricevuto alcun segnale di deviazione per rallentare. All'attenzione degli investigatori anche un "fonogramma" arrivato alla centrale operativa di Bologna e grazie al quale, "all'atto della riconsegna lo scambio e' stato confermato in posizione normale".

I rilievi della polizia scientifica e ferroviaria sui binari dell'alta velocita' di Ospedaletto Lodigiano sono proseguiti ieri fino a sera inoltrata. Le unita' operative dei vigili del fuoco si sono attrezzate in modo tale da poter analizzare al meglio la zona alla ricerca di elementi utili alle indagini.

Cisl: "Cicciù si batteva per condizioni di sicurezza migliori"

"Era uno dei nostri Giuseppe Cicciu', un macchinista esperto, un sindacalista Cisl sempre pronto ad aiutare gli altri colleghi, che si batteva per la sicurezza e per migliori condizioni di lavoro. Tutta la Cisl e la sua categoria, la Fit Cisl, lo ricorderanno sempre con affetto e profonda gratitudine". Lo scrive su Twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, sulla tragedia ferroviaria di Lodi.

Inail ha avviato le procedure per il sostegno economico

L'Inail ha immediatamente avviato le procedure necessarie per l'erogazione delle prestazioni economiche e sanitarie agli infortunati e ai familiari delle vittime. Lo riferisce l'istituto in una nota. A sostegno dei congiunti dei due macchinisti deceduti, Giuseppe Cicciu' e Mario Dicuonzo, sono stati attivati gli assistenti sociali e il settore lavoratori delle sedi Inail di Sesto San Giovanni e Milano Sabaudia. L'Istituto, inoltre, attende l'elenco ufficiale dei feriti fornito dalla Prefettura per verificare il coinvolgimento di altri lavoratori nell'incidente e accertare eventuali casi di infortunio in itinere, relativi ai pendolari che viaggiavano sul treno.

Modifiche alla circolazione ferroviaria

Nel frattempo RFI ha comunicato che sono previste modifiche alla circolazione ferroviaria dei treni AV, media-lunga percorrenza e regionale. La riprogrammazione dei treni, spiega Rfi in una nota, proseguira' fino al termine degli accertamenti predisposti dall'Autorita' giudiziaria e il ripristino dell'infrastruttura ferroviaria. TRENI AV E MEDIA-LUNGA PERCORRENZA I treni alta velocita' fra Milano e Bologna percorrono la linea convenzionale fra Milano e Piacenza con rallentamenti fino a 60 minuti. Previste anche limitazioni di percorso e cancellazioni. Ai passeggeri e' garantito il viaggio sui primi treni utili successivi. TRASPORTO REGIONALE I treni regionali veloci Milano - Torino arrivano e partono da Milano Porta Garibaldi, invece che da Milano Centrale. I treni regionali Verona - Brescia - Milano Centrale arrivano e partono da Milano Lambrate invece che da Milano Centrale I treni regionali Lodi - Saronno (S1) sono limitati a Melegnano e Milano Rogoredo. I treni regionali Milano Bovisa FNM- Melegnano (S12) sono limitati a Milano Rogoredo. Ai treni della linea Milano - Piacenza sono assegnate fermate straordinarie nelle stazioni di Tavazzano, San Zenone e Melegnano. 

 

 

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