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Milano

Regionali Lombardia, Fontana: "Lista civica? Tutto sotto controllo"


Attilio Fontana, candidato governatore di Regione Lombardia per il centrodestra, dispensa serenità sul futuro della lista civica "Maroni presidente", che dovrebbe trasformarsi in "Fontana Presidente", dopo che la consigliera regionale Lara Magoni ha annunciato il suo passaggio a Fratelli d'Italia: "Credo siano fibrillazioni che precedono il deposito delle liste: mi sembra che la cosa sia assolutamente sotto controllo".

"La frase sulla razza bianca? Infelice ma... sono salito nei consensi"


Fontana è tornato a parlare di immigrazione, a partire da un nuovo commento sulla sua ormai celebre frase relativa alla "razza bianca", espressione che intervistato da Libero ha nuovamente definito "infelice". "Ma - ha aggiunto - ascoltando tutta la frase si capiva che il mio non era un discorso razzista ma logico. Tant'e' che, dopo, nei sondaggi  sono salito e piu' di una persona mi ha fermato per strada per spronarmi ad andare avanti e non mollare.Quello scivolone ha  fatto si' che il mio ragionamento venisse compreso immediatamente da tutti. E poi c'e' da ammettere che ha risolto in un  secondo il problema di farmi conoscere".

Fontana: "Espellerò 100mila clandestini dalla Lombardia"

 

"La mia posizione" sull'immigrazione - ha proseguito Fontana - e' razionale. Ci sono un miliardo di persone che vogliono venire in Europa, non possiamo permetterci di accoglierle. Un governo serio deve porsi il problema, denunciarlo e trovare una soluzione, non accoglierli senza avere le case dove metterli e un lavoro da garantire". Se saro' eletto la prima cosa che farà e' espellere i centomila clandestini che ci sono in Lombardia: persone abbandonate a loro stesse che costituiscono un enorme problema sociale e di sicurezza.

Fontana: "Io grande amico dello Stato ebraico"


"Ringrazio l'amico Raffaele Besso per avermi invitato ad assistere a questo evento che ricorda la Shoah. La memoria di quanto e' successo deve essere e deve restare patrimonio di tutti. Mi impegnero' contro ogni forma di negazionismo della Shoah, di qualunque matrice: a riguardo non posso dimenticare la lotta per la liberta' e la democrazia dei 5mila volontari della Brigata Ebraica durante la Seconda guerra mondiale. Un'opera che Israele oggi orgogliosamente continua, difendendosi dai totalitarismi islamisti che vorrebbero annientarla". E' quanto scrive il candidato di centrodestra alla presidenza della regione Lombardia, Attilio Fontana, che stamane ha partecipato al teatro Dal Verme di Milano all'evento 'Che non abbiano mai fine - la memoria ebraica tra musica e concerti'. "Lo Stato ebraico trovera' sempre in me un appassionato difensore, senza alcuna accondiscendenza verso chi cerca di delegittimare questa vera democrazia in Medio Oriente. Come nessuna giustificazione hanno quelli che organizzano manifestazioni di piazza contro Israele dove vengono evocati lo sterminio degli ebrei in arabo, come accaduto il 9 dicembre a Milano, manifestazioni su cui non c'e' mai stata una netta parola di condanna da parte della sinistra milanese".

La polemica con la Cei, Salvini: "Voglio incontrare Bassetti, non siamo razzisti"

 

"Non lo vedo come un attacco. Anzi ho chiesto di incontrare monsignor Bassetti per spiegare le reali posizioni della Lega e per garantire l'integrazione, il rispetto delle regole, convivenza civile, perche' gli italiani non sono razzisti ma una immigrazione fuori controllo porta a reazioni non positive che noi vogliamo evitare. Quindi spieghero' a monsignor Bassetti come la Lega sia l'unico antidoto al razzismo e come l'immigrazione vada regolata, controllata e limitata, quando sono milioni gli italiani in difficolta'". Cosi' Matteo Salvini ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle dichiarazioni del presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, che ha criticato la frase del candidato leghista alla presidenza della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sulla 'razza bianca'. Bassetti, nella sua prolusione davanti al Consiglio Episcopale Permanente elenca le priorità per il Paese, ha affermato: "Bisogna reagire a una cultura della paura che, seppur in taluni casi comprensibile, non può mai tramutarsi in xenofobia o addirittura evocare discorsi sulla razza che pensavamo fossero sepolti definitivamente. Non è chiudendo che si migliora la situazione del Paese. Siamo un'unica famiglia umana, ogni cristiano è chiamato ad andare verso di loro con un atteggiamento di comprensione e compassione"


"Noi siamo preoccupati per la scomparsa di una cultura, e penso che la stessa Cei sia preoccupata che sono a rischio i nostri lavori", ha aggiunto il segretario leghista prima di partecipare all'incontro 'Salvini e la city' con un centinaio di imprenditori, in Foro Bonaparte a Milano "La Lega e' l'unico argine alla confusione, mettere le regole e' l'unico modo per evitarla", ha insistito. "Ci sono mezzo milione di irregolari in Italia. Con le dovute maniere vanno allontanati tutti, altrimenti si alimenta la confusione', ha sostenuto. A Bassetti, ha sostenuto, "spieghero' la posizione della Lega, cosa fanno i sindaci della Lega e i governatori della Lega per integrare. E cosa faremo al governo per garantire un'immigrazione controllata e qualificata". " La sinistra alimenta il razzismo. La sinistra alimenta lo scontro sociale e la confusione. Noi vogliamo evitare la confusione e lo scontro. vogliamo che tutti vivano tranquilli. vogliamo difendere una cultura a rischio". C'era proprio bisogno di tirare fuori la razza? "Vogliamo difendere la nostra cultura - ha risposto Salvini -. Fate due passi per Milano e Roma. Ascoltate la denuncia del rabbino Di Segni che denuncia, cosa che io sottoscrivo, che una parte dell'immigrazione non e' disposta a vivere in base alle nostre regole e a quello che prevedono le nostre liberta' e i nostri diritti, quindi sono perfettamente d'accordo con lui".

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