A- A+
Milano
Riders, pavè più pericoloso dei contratti. Ma non ditelo ai radicali chic

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

 

C'era una volta il buon senso. Lo so, lo so, è un attacco che ho già usato più volte. Ma io penso che è proprio il buon senso l'ingrediente principale sparito dalla politica e dalla comunicazione. Prendiamo il caso del rider a cui è stata amputata una gamba. In pratica l'uomo, che consegna merce in bicicletta, è finito sotto a un tram, è rimasto incastrato ed è stato portato in codice rosso all'ospedale dove per salvargli la vita hanno dovuto tagliargli l'arto. Una storia tremenda. L'uomo era ancora sotto anestesia che già si levavano grida tremende dalla sinistra: così finiscono quelli che lavorano sulle strade, schiavi, pagati di euro all'ora quando va bene, obbligati ad andare come pazzi. Poi si vanno a schiantare e la colpa è dei padroni. Ok, che ci siano casi e pure molti di mancata tutela sindacale, di sfruttamento e tutto il resto è cosa certa, e bisogna intervenire. Ma. Ma se si fosse aspettata qualche ora, si sarebbe potuto sentire il lavoratore in bicicletta che dichiarava, come poi ha fatto. Punto primo: è contrattualizzato a 1500 euro al mese. Punto secondo: non è caduto perché andava troppo veloce o perché era di fretta, ma perché c'era una voragine. Punto terzo: i colleghi del Corriere hanno sentito altri riders che hanno sottolineato come le parti più pericolose sono quelle con il pavè. Perchè? Perché si solleva, si distrugge. E qui, quando si tocca il pavè, la sinistra sparisce. Magicamente. Non si può toccare, il pavè. E' contro le regole del radical chic. Il pavè va preservato. Fa niente che ogni giorno gente che va a lavorare in bicicletta o in moto, rischia di cadere e spesso pure cade e si fa male. Non interessa a nessuno. Viene il dubbio che i radical di sinistra non vadano in bici come dichiarano. Ma in macchina. Perché in fondo è l'unico mezzo con il quale il pavè non risulta insopportabile. E il lavoratore? Un tremendo collaborazionista di quegli stolti che vogliono abolire il pavè. Massì, facciamoci su una bella commissione antimafia, due domeniche a piedi e un po' di pranzi di solidarietà e non pensiamoci più. Tanto la gamba l'ha persa lui.

Tags:
riderspavècontrattiincidenteradical chic milano







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.