San Siro, il day after di Sala: "La maggioranza c'è ancora. Rogito? Entro il 10 novembre" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 16:17

San Siro, il day after di Sala: "La maggioranza c'è ancora. Rogito? Entro il 10 novembre"

Il sindaco di Milano dopo la delibera sulla vendita del Meazza: “Con i Verdi distinguo fin dall’inizio, se vorranno fare cose diverse ne parleremo”. E invoca una revisione nazionale delle regole urbanistiche: "Legge ferma al 1942”

Di Giorgio d'Enrico

Sala: “La maggioranza c’è ancora, i distinguo con i Verdi non sono una novità”

A poche ore dal via libera del Consiglio comunale alla vendita dello stadio di San Siro, Giuseppe Sala ha risposto a chi gli chiedeva se la sua maggioranza esista ancora dopo i contrasti emersi in aula: “Sì, esiste ancora. Nel mio caso l’unica problematica è relativa ai Verdi, con cui fin dall’inizio ci sono stati dei distinguo. E non enfatizzerei i tre contrari del Pd”. Il sindaco ha poi citato il caso di Marco Fumagalli, capolista dimissionario della lista Sala che non ha partecipato al voto: “È mio amico da decenni, è un suo tema personale e capisco. Con lui ci siamo parlati in modo tranquillo e ho compreso il suo travaglio. Va bene così”.

Verdi e futuri equilibri del centrosinistra milanese

Sull’ipotesi di un’uscita dei Verdi dalla coalizione, Sala ha glissato: “Non lo so, dovete chiederlo a loro. Io non ho intenzione di cambiare nulla: già dal primo mandato modifico poco la squadra e gli assessori, e non è nelle mie intenzioni farlo ora. Se loro però vorranno fare una cosa diversa, ne parleremo”.

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Quanto al futuro politico del centrosinistra in vista delle prossime elezioni comunali, Sala ha ricordato che non sarà lui a guidare la coalizione: “È una domanda un po’ imbarazzante, perché ci sarà un’altra persona al posto mio che sceglierà. Io non ho mai messo in discussione il campo largo ed è evidente che senza una parte che si presenti moderata e progressista è difficile vincere. Milano è anche una città in parte conservatrice, e bisogna tenerne conto”.

Urbanistica, l’affondo del sindaco: “Una legge ferma al 1942”

Oltre ai temi politici, Sala ha rilanciato l’urgenza di una riforma nazionale della normativa urbanistica: “La legge madre nell’urbanistica è quella del 1942. Non va bene, bisogna metterci mano”. Il sindaco ha spiegato che non si tratta solo di una questione milanese: “Non lo dico per Milano a questo punto, tanto il ‘Salva Milano’ è morto e finito. Vedo che anche a Bologna e a Roma stanno iniziando a emergere problematiche simili”.

Infine ha citato la collaborazione istituzionale avviata in città: “Noi possiamo fare quello che stiamo facendo, chiedendo una mano al prefetto, mentre il presidente del tribunale ha dato la sua disponibilità a lavorarci. Ma serve un quadro normativo diverso, a livello nazionale”.

 San Siro, Sala: "Scadenza per il rogito il 10 novembre. Ricorsi? Pronti a gestirli"

"Va fatto l'atto notarile, non è che ieri sera abbiamo risolto le cose" per quanto riguarda la vendita dello stadio di San Siro a Milan e Inter. "A questo punto si metteranno al lavoro avvocati, il notaio e speriamo di completare in fretta". "Tendenzialmente" il 10 novembre dovrebbe essere la scadenza per la firma del rogito, ha chiarito. E, rispondendo a una domanda su eventuali ricorsi da parte del fronte del no, il primo cittadino ha replicato: "Può essere, siamo pronti a gestirli. Anche perché credo che abbiamo fatto tutto per bene".

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