San Siro, Nahum (Azione): "Ora un rimpasto, ma con FI non è nata una nuova maggioranza" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 16:43

San Siro, Nahum (Azione): "Ora un rimpasto, ma con FI non è nata una nuova maggioranza"

Il consigliere comunale di Azione sul voto per San Siro: "Grande giorno, indotto da 4,6 miliardi e 18mila posti di lavoro. Da Forza Italia gesto di responsabilità, ma ora l'attuale maggioranza si rilanci". L'intervista

di Nicolò Rubeis

San Siro, Nahum (Azione): "Ora un rimpasto, ma con FI non è nata una nuova maggioranza"

"Ieri è stato un grande giorno per Milano. Il nuovo stadio porterà un indotto di 4,6 miliardi di euro e 18mila nuovi posti di lavoro, di questo si è parlato troppo poco". Il consigliere comunale di Azione Daniele Nahum si dice soddisfatto dopo l'approvazione a Palazzo Marino della delibera sulla vendita di San Siro a Milan e Inter. 

"I Riformisti sono gli unici nella maggioranza che hanno votato in maniera compatta e senza crepe" rivendica Nahum, sottolineando il gesto "di responsabilità" di Forza Italia, con tre dei quattro consiglieri che sono usciti dall'Aula durante la votazione. "Ma questo non vuol dire che è nata una nuova maggioranza. Anzi, io auspico un rilancio di quella attuale" sottolinea Nahum, che adesso chiede un rimpasto di giunta per ridare slancio all'azione dell'amministrazione: "La politica e i partiti devono avere un maggiore protagonismo all'interno della giunta".  L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO

Nahum, soddisfatti per come è andata a Palazzo Marino?
Siamo molto soddisfatti, anche come gruppo politico, visto che siamo gli unici compatti nella maggioranza che non hanno avuto crepe. Sugli snodi di fondamentale importanza, Azione e i Riformisti presenti in Consiglio sono sempre stati sulla retta via del riformismo, dal Salva Milano, dove poi purtroppo c'è stato un passo indietro, fino alla partita dello stadio. Credo sia stato un grande giorno per Milano. Si è parlato poco dell'indotto che porterà questa operazione, quasi 4,6 miliardi di euro e 18.000 nuovi posti di lavoro. 

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La votazione, però, ha spaccato la sinistra.
Certamente ci sono crepe grosse maggioranza, anche nel Pd. La delibera è passata con il gesto di responsabilità di Forza Italia. Io credo che l'amministrazione stia facendo molta fatica, dalla mobilità alla sicurezza. Quindi penso che sia necessario fare un rimpasto partendo dalle forze di maggioranza, per dare nuova linfa. In vista del 2027, e per non tirare a campare, bisogna aprire di più ai partiti. Poi se qualcuno vuole fare un passo indietro… Ma il rimpasto va fatto, rafforzando la dinamica politica in giunta che fino ad adesso è stata poco presente. Siccome la politica è fondamentale per dare un indirizzo alla città, i partiti dell'attuale maggioranza devono avere un protagonismo maggiore. Noi siamo convinti che vada data maggiore incisività all'azione riformista. 

Come risponde a chi dice che, con l'intervento di Forza Italia, è nata una nuova 'maggioranza'?
Che secondo me non è vero. Tra noi e Forza Italia non c'è stato dialogo. Ci sono diversi punti comuni a livello nazionale uniti a dei buoni rapporti a livello locale. Il loro intervento è stato responsabile e lo giudico positivamente. Si sono dimostrati una forza di destra liberale. Ma non è nata una nuova maggioranza. Anzi, io auspico un rilancio di quella attuale.

La Lega, invece, ha scelto una via diversa. 
Predicano bene e razzolano male. In Consiglio comunale hanno tenuto una posizione da grillini. Nella delibera c'erano degli aspetti che andavano migliorati, ma hanno sempre detto che era di fondamentale importanza avere un nuovo stadio...Il loro comportamento è molto distante da quello che pensa Azione.  

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Le inchieste sull'urbanistica e la questione stadio incideranno sulle elezioni del 2027? Il centrosinistra rischia di perdere Milano? 
Da qui al 2027 può succedere di tutto. E non è scontato che Azione stia dentro una coalizione di centrosinistra. Anche se, soprattutto se pensiamo alla realtà milanese, l'indirizzo nostro attuale è quello. Certo, se poi il candidato sarà troppo collocato a sinistra, allora faremo i nostri ragionamenti. Se il centrosinistra vuole continuare a vincere a Milano, deve andare verso il riformismo e non fare sponda con i comitati del 'no' a tutto. Ci sono realtà in città come il Circolo Matteotti che stanno tenendo vivo il dibattito su posizioni a noi vicine. Come Azione, vogliamo riportare il centrosinistra verso il campo del riformismo. 

La componente riformista è sempre più in minoranza nel Pd…
I riformisti devono scegliere se compiere un atto di coraggio, sganciandosi dalla linea di Schlein e immaginando un qualcosa di nuovo, oppure non fare niente per convenienza e per i vari posti in Parlamento. A Milano c'è una grande tradizione riformista e spero che prevalga questa linea. Ma devono assumersi la responsabilità di guidare questo processo. 

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