San Siro, Sala tentato di tirare dritto nonostante le inchieste (e la contrarietà del Pd) - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 08:42

San Siro, Sala tentato di tirare dritto nonostante le inchieste (e la contrarietà del Pd)

Inchiesta urbanistica, Sala lunedì riferisce in aula. Se non ci fossero clamorose dimissioni, il primo cittadino tentato di tirare dritto anche sulla cessione di San Siro, nonostante l'avviso contrario del Pd

di Federico Ughi

Urbanistica, lunedì Sala riferisce in aula e porta la pratica San Siro in Giunta

Si è preso questo fine settimana per riflettere sull'immediato futuro il sindaco di Milano Beppe Sala. Che lunedì relazionerà in aula sull'inchiesta giudiziaria che lo vede coinvolto assieme ad altre 73 persone. Al centro, la gestione del settore urbanistico della città e una sistemica rete di favori ai costruttori protagonisti dei maggiori progetti degli ultimi anni. Mentre sembra ormai scontata la scelta di dimettersi da parte dell'assessore Giancarlo Tancredi, la posizione di Sala appare ancora aperta. Come riferisce il Corriere, il primo cittadino non esclude a sua volta un proprio clamoroso passo indietro. Non certo come ammissione di responsabilità, ma per  tutelare la propria integrità di fronte ad un impianto accusatorio che considera profondamente ingiusto rispetto alla realtà dei fatti.

Ma lunedì è anche il giorno in cui in Giunta si dovrebbe discutere della delibera per la cessione di San Siro ed aree circostanti a Milan e Inter. Il progetto dei club, come noto, prevede tra le altre cose la parziale demolizione dell'attuale impianto e la realizzazione di un nuovo stadio. Ma i tempi sono strettissimi: il Tar con un proprio pronunciamento degli scorsi giorni ha confermato che c'è tempo sino al 10 novembre per perfezionare il percorso. Poi scatterebbe il vincolo sul secondo anello che renderebbe pressochè impossibile ogni intervento sulla struttura. 

San Siro, il Pd frena ma Sala vorrebbe andare avanti

Sala prima dell'indagine spingeva per ottenere il via libera di Giunta e consiglio comunale entro fine luglio. E, nello scenario in cui confermi lunedì in aula la sua intenzione di non mollare ed anzi di rilanciare, la sua linea continuerebbe ad essere questa. Nonostante le crescenti perplessità di buona parte delle forze di maggioranza. Da tempo contrari i Verdi, anche nel Pd diversi - e non taciuti - erano i mal di pancia. Riserve che hanno trovato ulteriore piena espressione anche nel vertice di venerdì a Palazzo Marino. Dove in sostanza il segretario milanese Alessandro Capelli con Silvia Roggiani e Beatrice Uguccioni hanno invitato il sindaco ad attendere tempi migliori per la vendita. Argomentazioni che non sembrano avere persuaso il sindaco. Solo lunedì si saprà.

San Siro, Boeri a Sala: "Perdere i concorsi è normale, però..."

Nel frattempo, la vicenda San Siro riemerge con sempre  maggiore insistenza nella cronaca giudiziaria di questi giorni. Nelle carte della Procura, diverse le intercettazioni in cui le persone indagate dialogano del progetto. In particolare ci sono le chat tra l'architetto Stefano Boeri ed il primo cittadino. Già nel 2019 Boeri manifestava il proprio disappunto perchè il suo progetto di Stadio Bosco non era finito nella shortlist: "Beppe per me il caso è chiuso, perdere concorsi è del tutto normale... ma ti segnalo che qui la cosa è diversa. Siamo stati esclusi perchè non rispettavamo i parametri del masterplan presentato a luglio dalle società. Da quando presentare un masterplan equivale a farlo approvare?" Ed ancora: "Noi abbiamo rispettato le loro richieste ma abbiamo modificato il masterplan per migliorare gli spazi per il quartiere, ad esempio creando un parco di venti ettari e distanzando lo stadio dalle case (...) Adesso il nostro contibuto diventa invisibile... davvero incredibile".

Boeri manifesta al sindaco il proprio interesse sul dossier stadio anche in tempi più recenti: nel marzo 2023 scrive al sindaco: "Io arrivo oggi pom dal Cairo. Quando vuoi ci sentiamo su stadio. Ciao" "Ok. Oggi vedo Cardinale", risponde il primo cittadino. E già due mesi prima, Boeri propone un incontro sul tema: "Settimana prossima se vuoi ti porto proprietari area ex piste allenamento Siai interessati a realizzare stadio. Ciao". Conversazioni finite nelle carte della Procura perchè secondo l'impianto accusatorio proverebbero indebite pressioni dell'archistar nei confronti del primo cittadino. 

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