Milano
San Siro, Truppo (FdI): "Non faremo la stampella di Sala: se la delibera non va, deve dimettersi"
Il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino Riccardo Truppo: "Non voteremo la delibera. Se Sala non porta a casa la vendita, deve dimettersi. E sullo stadio vorremmo sapere cosa ne pensano Majorino e Calabresi". L'intervista

San Siro, Truppo (FdI): "Non faremo la stampella di Sala: se la delibera non va, deve lasciare"
"Non siamo mai stati contrari al nuovo stadio ma sicuramente non ci metteremo a fare la stampella della sinistra" afferma il capogruppo a Palazzo Marino di Fratelli d'Italia Riccardo Truppo in vista dei prossimi passaggi sulla vendita di San Siro a Milan e Inter. "Quando la delibera arriverà in Consiglio comunale FdI potrebbe non partecipare al voto, è la mossa che più rappresenta le nostre posizioni" aggiunge, convinto che la partita sul Meazza rappresenti il punto di caduta finale del sindaco Sala: "Se non porta a casa la vendita, l'ultima cosa che gli rimane, non avrebbe più nulla da aspettare e dovrebbe dimettersi". Truppo invita anche i possibili candidati sindaci del centrosinistra, da Pierfrancesco Majorino a Mario Calabresi, a dire la loro sulla questione: "Visto tutti i distinguo che hanno, dovrebbero anticipare le loro idee sullo stadio". L'intervista di Affaritaliani.it
Truppo, da FdI su San Siro nessun sostegno al sindaco in Aula?
Va sottolineato che noi non siamo mai stati contrari al nuovo stadio. Abbiamo sempre chiesto garanzie per il vecchio, che ritenevamo dovesse essere tutelato e garantito nella sua storicità. La contrarietà da parte nostra difficilmente arriverà, ma quello che non intendiamo fare è votare un documento i cui dettagli sono totalmente sconosciuti a tutti, compresi quelli del centrosinistra che fanno tanto gli spavaldi ostentando tranquillità senza sapere cosa c'è scritto in quella delibera. E questo dimostra la serietà di un certo modo di fare politica.
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E quindi?
Sicuramente non ci metteremo a fare la stampella di una maggioranza di sinistra che, tra l'altro, ha dichiarato di essere completamente autonoma sui grandi temi mentre al primo esame di maturità si schianta... Quello che ci siamo immaginati è una non partecipazione al voto che rappresenta al meglio queste nostre posizioni.
Se la sinistra non avrà i numeri su San Siro cosa succederà?
Per Sala questa è l'ultima spiaggia per salvare quello che gli rimane, ossia la reputazione del manager internazionale e il rapporto con i grandi fondi come Milan e Inter. Il centrosinistra è in stallo anche se sono pronti a votare sulla vendita perché permetterebbe loro di resistere quel minimo che basta per organizzare il circo delle primarie. E lo definisco circo perché è un modo che hanno per indicare chi è già stato designato dalle segreterie di partito. Nonostante le esigenze contrapposte, il sindaco - pur di portare a casa la delibera - è disposto a fare il bersaglio di tutte le frecce che arrivano da sinistra. Ma c'è il rischio, nella sua maggioranza, di votare al buio una delibera che può essere contestata da un punto di vista giudiziario, contabile e anche politico.
Lo stadio è il punto di caduta del sindaco?
Sì. Fallita questa operazione, non avrebbe più senso restare lì due anni a farsi crocifiggere dai suoi alleati. Il centrosinistra, infatti, è bravissimo a cantarsela e suonarsela. I sei o sette consiglieri riottosi sulla vendita dello stadio hanno subito iniziato a mettere sul piatto i distinguo. Andare avanti così per due anni, vuol dire relegare Milano in una palude priva di orizzonti politici che serve solo al centrosinistra a cambiarsi d'abito. Se non ha il via libera sullo stadio non avrebbe più nulla da attendere. E rischierebbe anche di perdere quel piglio manageriale che spesso lo ho portato a dire: 'Si fa come dico io o niente'.
Si aspetta dei segnali chiari sullo stadio da Majorino, Calabresi e dagli eventuali candidati del centrosinistra?
Sarebbe fondamentale capire cosa pensano, visti anche i distinguo registrati in questi anni a partire dai Verdi che potrebbero anche aumentare i loro consensi nella prossima legislatura. Sull'urbanistica la sinistra cercherà di buttare la palla in corner tentando in qualche maniera di deresponsabilizzarsi. Noi crediamo che gli strumenti il Comune li abbia ancora. Quindi ogni giorno perso a temporeggiare e a capire come difendersi dalle indagini, è un giorno perso per tutti quei cittadini del comitato 'Famiglie sospese' che attendono una risposta sulla loro casa.
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