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Milano
Sangalli, problemi in arrivo da Pavia: CamComm, continua la battaglia

Di Fabio Massa

Strada sempre più in salita per Carlo Sangalli, una vera corsa (a ostacoli) quella intrapresa per la riconferma alla guida della Camera di Commercio di Milano. Driblati i problemi statutari grazie all’allargamento a Lodi e alla Brianza, superata a fatica la conta degli iscritti (a Confcommercio), si avvicina il tempo degli organigrammi. Ma un altro guaio potrebbe complicare la partita. E non si tratta del ricorso al Tar della Brianza, che non dovrebbe  portare novità di rilievo, ma della situazione venutasi a creare a Pavia. Infatti, nel caso (assai concreto) che dovesse saltare l’aggregazione con Mantova e Cremona, il governo potrebbe usare una delle tre deroghe a disposizione portando d’ufficio Pavia nella mega fusione della Camera di commercio di Milano (Lodi e Brianza). Col risultato che tutti gli equilibri tra componenti (industriali, artigiani e commercianti) e territori andrebbero riscritti ed anche la presidenza potrebbe tornare in discussione. In attesa poi che Assolombarda sciolga il nodo dei vertici. Perchè chi guiderà la Camera di Commercio di Milano avrà in mano un jolly, da spendere nelle nomine di peso. Compresi i vertici della Fiera di Milano. Attenzionati anche dalla Procura.

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