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Milano

Scala, Sgarbi: “Non accetto dimezzamento fondi”

Hanno ragione i sindacati, il dimezzamento dei fondi ai teatri da parte degli enti locali è inaccettabile": parte da questo Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, alla vigilia dell'inaugurazione della Scala per chiedere che il Comune torni indietro dall'annunciata riduzione del contributo per il 2023 e lanciarsi contro le "regie faraoniche e incontinenti" che hanno costi "sproporzionati", con la proposta di "valutare l'indicazione di un nuovo sovrintendente".

Sgarbi: “Inammisibile dichiarazione Sala”

Secondo Sgarbi, è "inammissibile" la "dichiarazione del sindaco Sala: 'Ai sindacati che dicono 'la cultura non si tocca', io rispondo: allora tocco il trasporto pubblico per i disabili, tocco gli asili?. Una contrapposizione inaccettabile". "

Sgarbi: “La cultura è considerata un bene primario”

La cultura è, nella legge, considerata un bene primario per impedire la 'disabilità' dei cervelli di cui molti politici danno prova. Il problema infatti è l'equa distribuzione dei fondi, insufficienti per il rispetto dei dipendenti e delle maestranze, mentre i costi di regie faraoniche e incontinenti - ha aggiunto - sono sproporzionati, e le produzioni limitate alla sola Scala, senza condividere i costi con altri teatri, pure enfatizzando il mirabile magistero di registi stranieri". E come questi registi è straniero anche il sovrintendente, il francese Dominique Meyer.

Sgarbi: “Opportuno valutare indicazione nuovo sovrintendente”

"Sarà opportuno quindi - ha proseguito - ripensare al rapporto tra il teatro, la creatività e il popolo, e anche valutare l'indicazione di un nuovo sovrintendente. Attenzione: nulla contro gli stranieri. Ma per quel che riguarda due simboli assoluti dell'Italia davanti al mondo, due valori nazionali, gli Uffizi, dove pure ha operato un ottimo direttore tedesco, e la Scala, non s'intende perché non si possa, anzi non si debba, indicare un italiano. Ne ho parlato anche con Riccardo Muti, che vuole fermamente in Italia le spoglie del grande Cherubini, sepolto a Parigi, al Père Lachaise". "Da troppi anni - ha concluso Sgarbi - il sovrintendente della Scala è uno straniero. Perché non il sindaco straniero, allora?".

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