Baby Gang scarcerato, la gip: "Deve andare in comunità a disintossicarsi" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 15:40

Baby Gang scarcerato, la gip: "Deve andare in comunità a disintossicarsi"

Il trapper Baby Gang era stato arrestato per detenzione clandestina di arma, ora va ai domiciliari per cominciare il percorso di disintossicazione

Roberto Servio

Baby Gang scarcerato, la gip: "Deve andare in comunità a disintossicarsi"

Esce dal carcere il trapper Baby Gang, arrestato l'11 settembre per detenzione di una pistola clandestina, e va ai domiciliari, con braccialetto elettronico, in una comunità terapeutica, nel Milanese, per un percorso di "disintossicazione". Lo ha deciso la gip di Milano Fiammetta Modica, accogliendo l'istanza dell'avvocato Niccolò Vecchioni e ritenendo attenuate le esigenze cautelari che avevano giustificato la custodia cautelare in carcere per il cantante, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, ai vertici delle classifiche di streaming, con quasi 3 milioni di follower e collaborazioni importanti con rapper di peso. 

La gip: "Non sussistono esigenze cautelari di eccezionale rilevanza". Ma la Procura non è d'accordo

Secondo la GIP, possono bastare il braccialetto elettronico e "stringenti prescrizioni", perché non sussistono esigenze cautelari "di eccezionale rilevanza" per tenerlo in carcere. E' "molto giovane", scrive ancora la giudice, e può seguire quel percorso di cure. Dovrà rispettare le regole, non potrà tenere e usare telefoni e altri dispositivi e di conseguenza i social e potrà vedere solo i familiari e la sua compagna. E se commetterà violazioni, scrive la gip, tornerà in carcere

Per la Procura, invece, doveva rimanere in carcere, avendo più volte violato la misura di sorveglianza speciale a cui è sottoposto. L'avvocato nell'istanza ha evidenziato "la ferma volontà" del cantante "di intraprendere un percorso terapeutico per guarire dalle proprie patologie" che sono "spinta propulsiva" per gli illeciti. E ha fatto notare che, anche nel caso della sparatoria del 2022 a Milano per cui è stato condannato in via definitiva, lui "non impiegava le armi per ferire gli oppositori". Il legale segnala pure una sua "forma di patologica fascinazione per le armi" e spiega che, grazie alle cure, lui che è anche un "simbolo generazionale" potrebbe "abbracciare una nuova dimensione di vita".

L'inchiesta che ha portato all'arresto del trapper Baby Gang

Il noto trapper, 24 anni, era finito in carcere ancora una volta dopo che i carabinieri, in un'inchiesta più ampia della Procura di Lecco, avevano trovato in una camera d'albergo a Milano, dove dormiva dopo essersi esibito al concerto di Emis Killa, una semiautomatica con matricola abrasa dentro un porta tovaglioli. Nel frattempo, a Calolziocorte, nel Lecchese, a casa sua erano state recuperate altre due pistole. L'inchiesta era partita dal ritrovamento di un mitragliatore AK47, riconducibile alla famiglia Hetem (sono stati arrestati), utilizzato "durante le riprese di alcuni video" di Baby e dell'amico Simba La Rue. "Ho paura di essere derubato, perché indosso sempre una collana dal valore di più di 200mila euro", aveva spiegato Baby Gang dopo l'arresto per giustificare la detenzione della pistola. La GIP, sostituendo la misura cautelare, dà atto che la difesa del trapper ha prodotto documenti che attestano "lo stato di tossicodipendenza" per assunzione di cannabis e alcol. E che la "Asst della Regione Lombardia" lo ha "preso in carico" per un percorso presso una comunità che si è dichiarata disponibile. 

 

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