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Milano
Sel: "Sì a confronto serrato con Sala per un'alleanza di centrosinistra"
anita pirovano, sel

L’assemblea metropolitana di Sinistra Ecologia Libertà Milano si è riunita il 29 febbraio 2016 ed ha approvato il documento proposto dal coordinamento metropolitano. Come spiega una nota di Sel, l'assemblea ha inoltre impegnato il coordinamento a "condurre rapidamente la verifica sulle condizioni politiche e programmatiche che possono rendere possibile la partecipazione di Sel ad una alleanza di centrosinistra larga, plurale, aperta e saldamente ancorata nei programmi, nei componenti e nei comportamenti nel campo aperto a Milano nel 2010". Una lista di questo tipo si dovrebbe basare su un "chiaro manifesto politico da proporre alla città come impegno di lavoro condiviso per i prossimi 5 anni".

Via libera dunque per avviare un "confronto serrato anche con Giuseppe Sala", con l'obiettivo di "ottenere il pieno riconoscimento politico e sostanziale sul ruolo fondamentale che questa lista di sinistra e civica dovrà poter svolgere a partire dalla campagna elettorale che abbiamo di fronte". Tra i temi considerati prioritari: la difesa del patrimonio pubblico, dei beni comuni a partire dal suolo, degli interessi dei ceti popolari insieme alla continuità nelle politiche dei diritti.

"Al momento - spiega ancora la nota di Sel - non vi sono esiti scontati ed il rischio che la destra riprenda il governo di Milano è tutt’altro che sventato. Chi vuole evitare questo rischio è chiamato ad una grande assunzione di responsabilità ed ad un tenace lavoro sul territorio.  Non vi è nulla di scontato nel percorso che abbiamo davanti e che deve poter costruire una fase politica nuova per la città. L’assemblea impegna il coordinamento alla massima condivisione sull’andamento del confronto in particolare con i circoli cittadini di Sel per poter, eventualmente, assumere le decisioni che si dovessero rendere necessarie. L’assemblea di Sel fa appello a tutta la sinistra milanese per essere, insieme, ancora protagonisti della fase che si apre in città. Non è sottraendosi alla battaglia politica in cerca di improbabili purezze che si tutelano gli interessi di quei soggetti che vogliamo rappresentare".

IL DOCUMENTO DEL COORDINAMENTO METROPOLITANO

Le primarie milanesi si sono infine svolte e hanno rappresentato un momento di grande partecipazione in cui il popolo del centrosinistra ha confermato la propria disponibilità a prendere parte a un progetto collettivo con l'obiettivo di battere di nuovo il centrodestra che questa volta si nasconde dietro il volto di Parisi.

I risultati sono meno scontati del previsto, nonostante abbia vinto il candidato favorito. Infatti, la vittoria di misura di Giuseppe Sala ci dimostra che le primarie erano contendibili e che male ha fatto chi già dai mesi precedenti aveva abdicato alla contesa.

Merita un approfondimento la somma delle percentuali ottenute da Francesca Balzani e Pierfrancesco Majorino, ben oltre il risultato di Sala e la maggioranza assoluta, a dimostrazione di una forte presenza di elettori di sinistra che continuano a considerare le primarie come principale strumento di partecipazione e innovazione della politica. Al tempo stesso, questo dato ci mette di fronte agli errori della sinistra: il mancato ticket chiesto a gran voce da Sel insieme ad altri ha frammentato e indebolito il campo arancione. Non ci nascondiamo che un maggiore protagonismo di Giuliano Pisapia avrebbe potuto rivelarsi decisivo.

Lo spazio arancione è quello che noi ora non vogliamo abbandonare perché non è un campo di macerie né un deserto e può continuare ad essere vivo e fecondo se capace di innovarsi e di trovare agibilità nel nuovo quadro politico.

La scelta che abbiamo davanti deve quindi tener conto del qui ed ora senza cercare scorciatoie in facili schematismi nazionali, senza trasformare le elezioni amministrative in un referendum pro o contro Renzi-il governo-il pd o al contrario accontentandosi di proposte al ribasso forti solo dello spauracchio della destra xenofoba.

Il successo di Cosmopolitica ci dimostra che l’ambizione del progetto di Sinistra Italiana che ci trova impegnati non vede nelle amministrative il primo test perché ha obbiettivi di un respiro più largo e lontano nel tempo. Questa fase costituente ci impone un difficile percorso di ricerca e un duplice impegno che non va ricondotto a soluzioni semplicistiche e semplificatorie troppo simili agli accrocchi elettorali di "sinistrarcobaleno" memoria. La costruzione di una sinistra utile, popolare, moderna è una sfida che non possiamo ridurre a una lista di scopo in cui a parole si dice di voler contrastare Giuseppe Sala e nei fatti si finisce per smentire e tradire l’esperienza di governo più avanzata e di sinistra d’Italia.

Non possiamo neanche però accontentarci di una collocazione ininfluente legata allo schema del 2011. La nostra utilità si misurerà sulla capacità di mettere in campo un progetto largo, decisivo per far vincere il centrosinistra e profilare il programma e la coalizione nelle proposte e nei valori. Una lista di sinistra con forte identità, capace di orientare le scelte di governo della città e che può vedere in Francesca Balzani un punto
di equilibrio e rappresentanza.

Una lista che viva anche nei nuovi Municipi e che ponga come condizioni irrinunciabili il no al consumo di suolo, la difesa del patrimonio pubblico e il valore della trasparenza e della partecipazione. Questa è la sfida che ci sentiamo di accettare.

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