Sgomberi in case popolari, centri sociali pronti alla guerra
Gennaio di fuoco sul fronte degli sgomberi nelle case popolari: almeno sei gli appuntamenti ad alto rischio nei prossimi giorni, con la mobilitazione promossa dai comitati di quartiere contro l'esecuzione di altrettante ingiunzioni. Primo presidio in via degli Umiliati, Ponte Lambro. Quindi, via Monte Palombino, via Lopez, ancora via degli Umiliati, via Aretusa, via Romilli. Centri sociali sul piede di guerra e si temono scontri con le forze dell'ordine.
«I già drammatici dati degli sfratti sono destinati a moltiplicarsi nel brevissimo periodo — recita il comunicato degli antagonisti — e la precarietà abitativa quest’anno arriverà a colpire una fetta sempre maggiore della nostra società. Queste migliaia di persone, che dovrebbero avere la possibilità di trovare una soluzione, rimarranno invece più probabilmente per strada ad arrangiarsi. Ma alla solitudine e alla disperazione che possono cogliere chi si ritrova in pochi anni a non avere più alcuna certezza, c’è un’alternativa: la solidarietà, il mutuo soccorso, la lotta dal basso per la casa e per il diritto ad un abitare degno».
Circa 500 gli sgomberi effettuati nel 2014 secondo i dati del questore Luigi Savina. Una cifra che non sarebbe maggiore rispetto agli anni precedenti.