Urbanistica, Capelli (Pd): "A fianco di Sala, la destra non getti fango sul lavoro svolto in questi anni" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 15:53

Urbanistica, Capelli (Pd): "A fianco di Sala, la destra non getti fango sul lavoro svolto in questi anni"

Il segretario del Pd Milano Metropolitana Alessandro Capelli sull'inchiesta della magistratura: "Ogni decisione individuale sarà presa a tutela propria e del centrosinistra milanese"

di Roberto Servio

Urbanistica, Capelli (Pd): "A fianco di Sala, la destra non getti fango sul lavoro svolto in questi anni"

"Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, attendiamo con fiducia l'evoluzione dei fatti, incluso quanto appreso dai giornali relativamente al Sindaco. Anche per noi è importante capire bene i contorni precisi dell'intera vicenda. Siamo sicuri che ogni decisione individuale sarà presa a tutela propria e del centrosinistra milanese". Inizia così la nota di Alessandro Capelli, segretario del Pd Milano Metropolitana, a commento dell'indagine della Procura di Milano sull'urbanistica milanese.

Capelli prosegue: "Continuiamo a sostenere il lavoro che il Sindaco Sala e tutta l'amministrazione dovranno fare nei prossimi due anni. Conosciamo bene le differenze tra i governi del centrosinistra e delle destre ed è bene non dimenticarlo mai: le amministrazioni del centrosinistra fanno da anni lavori enormi per rinnovare la città, investendo su vivibilità e accessibilità. Sappiamo anche e lo diciamo da tempo che è necessario costruire un nuovo progetto Milano, che prenda di petto le grandi sfide di oggi e che sia consapevole di insistere su segnali di cambiamento necessari. È già qualche tempo che stiamo lavorando per dare alla città segnali di cambiamento in una metropoli che oggi deve far fronte a nuove sfide fondamentali: diritto all'abitare, transizione ambientale, redistribuzione e allargamento delle opportunità per tutte e tutti"

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Quindi le conclusioni: "Leggiamo in questi giorni di lezioni da una destra che negli anni ha abbandonato e colpito Milano. Se ci sono singole responsabilità individuali lo chiarirà la magistratura, ma non permettiamo a questa destra garantista con gli amici e giustizialista con gli avversari di gettare fango sul lavoro di questi anni. Nelle prossime ore continueremo tutti i confronti per capire come rafforzare la nostra proposta per la città".

Majorino (Pd): "La Giunta Sala deve continuare, ma serve voltare pagina in campo urbanistico"

“Sono sicuro che in queste giornate verranno prese e prenderemo le decisioni migliori per il futuro di Milano, come già affermato dal segretario del PD di Milano Alessandro Capelli. Il sindaco Sala e la sua Giunta, a cui siamo in tanti in queste ore a rinnovare vicinanza, devono infatti poter proseguire il proprio mandato operando per il bene della città. Città che ha di fronte a sé, nei prossimi mesi, sfide enormi". Lo dice Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Consiglio regionale della Lombardia. "Dico di più: in questi due anni che abbiamo davanti, come annunciato dall'amministrazione stessa nel recente passato, si deve imprimere una svolta nel campo urbanistico. Serve infatti voltare pagina, migliorando alcune scelte compiute e realizzando innanzitutto un nuovo Piano di governo del territorio che metta al centro l'emergenza abitativa e protegga Milano da tentazioni speculative. Infine, un consiglio alla destra milanese e lombarda: farebbe meglio a tacere. I suoi esponenti non hanno le carte in regola per dare lezioni né sulla questione morale né sull'idea di sviluppo dei nostri territori e delle nostre comunità”.

Renzi: "Sala persona onesta, non si blocchi Milano"

Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi si schiera contro la richiesta di dimissioni del sindaco milanese: "Conosco Beppe Sala dai tempi dell'Expo e so che e' una persona onesta. Non si possono chiedere dimissioni per un avviso di garanzia perche' questo vorrebbe dire tornare alla barbarie di Tangentopoli dove chi vinceva le elezioni o faceva l'assessore doveva comunque lasciare appena arrivava un avviso di garanzia". Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews. "Hanno ricevuto avvisi di garanzia la Presidente del Consiglio, il Ministro della Giustizia e il sottosegretario di Stato: nessuno di noi ha chiesto le dimissioni perche' indagati", rileva Renzi, "Li contestiamo politicamente, non cavalchiamo l'onda giustizialista come Fratelli d'Italia ha fatto piu' volte, da Bibbiano a Open, fino ai presunti scandali Unicef e Banche. Ma al di la' della politica, lo dico con il cuore in mano, mi preoccupa che si blocchi Milano. Dopo i problemi della fase preparatoria dell'Expo, Milano e' tornata a correre. Ha attratto cittadini da tutto il mondo, valorizzato le proprie eccellenze, investito sulle universita'. Oggi Milano e' un brand mondiale fortissimo". "Questa vicenda rischia di bloccare tutto".

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