Car of the Year 2026: Dacia Bigster entra nella top 7 - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 16:07

Car of the Year 2026: Dacia Bigster entra nella top 7

Lanciato in primavera 2025, il C-SUV del brand cresce tra famiglie e flotte: motori ibridi e GPL, materiali riciclati, tecnologia concreta e prezzo da 24.800 euro.

Di Giovanni Alesssi

È il momento di Bigster. In un mercato affollato di promesse digitali e listini in salita, il nuovo C-SUV del brand conquista pubblico e critici con una ricetta semplice:

autenticità, robustezza e un rapporto prezzo/prestazioni che parla chiaro. Dal lancio primaverile a fine settembre, le immatricolazioni hanno toccato quota 40.000 nel mondo e gli ordinisuperano 55.000 unità: numeri che raccontano un’adesione trasversale, dalla famiglia che cerca spazio e costi sotto controllo alla piccola impresa che vuole un mezzo solido, efficiente e senza fronzoli.

Alla base c’è la piattaforma CMF-B, scelta strategica per contenere i costi e offrire un comportamento su strada equilibrato. Su questa ossatura, Bigster innesta una gamma elettrificata capace di rispondere a esigenze molto diverse. Brilla la Hybrid 155, full hybrid che in città promette fino all’80% del tempo in modalità elettrica: non serve la presa, basta guidare, con un’erogazione pronta e consumi convincenti. È lei a trainare il modello, con circa il 65% delle vendite, segnale di quanto la clientela cerchi un’ibridizzazione “facile”, che non stravolga abitudini e porti benefici immediati alla pompa.

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Per chi macina chilometri extraurbani, la Mild hybrid 140 da 48V abbina il tre cilindri turbo 1.2 al manuale a 6 rapporti: qui l’accento è sulla efficienza con una riduzione dei consumi attorno al 10% rispetto a termiche equivalenti, senza sacrificare la piacevolezza di guida. E poi c’è la proposta che parla il linguaggio della convenienza: la Mild hybrid-G 140, bi-fuel benzina/GPL con sistema 48V, capace di sfiorare 1.450 km di autonomia e di tagliare circa il 10% di CO₂ rispetto alle benzina non ibride. Merito di una taratura che non ruba spazio al bagagliaio e non compromette il comfort d’uso, qualità rare in un segmento che spesso chiede compromessi.

La novità che accende i riflettori è però la Hybrid-G 150 4x4: un’inedita combinazione tra ibrido e bi-fuel benzina/GPL, con trazione integrale elettrica e cambio automatico doppia frizione a 6 rapporti. In città, promette fino al 60% di guida in elettrico, mentre su lunga distanza l’alleanza tra due serbatoi e assistenza elettrica porta a 1.500 km di autonomia WLTP. È un unicum sul mercato, che sposta l’asticella del valore percepito: tanta versatilità, costi chilometrici contenuti e la sicurezza di una 4x4 pronta per strade bianche e weekend fuori porta.

La sostanza tecnica si riflette nell’esperienza quotidiana. Bigster sceglie materiali razionali, superfici facili da pulire e una qualità percepita che supera la soglia del “giusto” nel segmento. Il tema della sostenibilità non è decorativo: il polimero Starkle®, plastica innovativa composta per il 20% da materiale riciclato e interamente riciclabile, riduce l’impronta ambientale senza rinunciare alla resistenza. In abitacolo, il sistema YouClip permette di modulare portabicchieri, ganci, tasche e supporti in modo intuitivo: piccole soluzioni che cambiano davvero la vita a bordo.

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Su strada, Bigster restituisce l’idea di un’auto “onesta”. Lo sterzo è progressivo, l’assetto contiene bene i trasferimenti di carico e il comfort acustico convince alle andature autostradali. Il pacchetto ADAS è completo per il segmento, con assistenze pensate per ridurre la fatica e aumentare la sicurezza nella mobilità quotidiana. Non cerca effetti speciali, e proprio per questo risulta credibile: tutto ciò che serve, nulla di superfluo, a un prezzo d’attacco di 24.800 euro che rimette al centro il valore.

Il design gioca la carta della robustezza: linee tese, passaruota muscolosi, protezioni in vista. È un’estetica che non finge sportività, ma comunica solidità e libertà d’uso. Dentro, lo spazio è il vero lusso: abitabilità generosa, bagagliaio ampio e soluzioni pratiche che permettono di passare dalla settimana lavorativa al viaggio del fine settimana senza cambiare mezzo. È qui che Bigster incarna la promessa del brand: rendere l’essenziale accessibile, mantenendo alto il livello di sicurezza e di tecnologia realmente utile.

Il riscontro del pubblico trova eco nelle giurie. Bigster è entrato nella shortlist delle 7 finaliste del Car of the Year 2026, traguardo che certifica il valore del progetto e l’attinenza al mercato europeo. L’incoronazione è attesa per il 9 gennaio 2026 al Salone dell’Auto di Bruxelles: comunque vada, la candidatura proietta il modello nel perimetro delle auto che lasciano il segno, e rafforza la percezione di una strategia coerente con i tempi.

In filigrana, Bigster racconta un cambio d’epoca. L’elettrificazione smette di essere esclusiva e diventa strumento di efficienza accessibile; il GPL si conferma alleato di convenienza; la 4x4 elettrica apre strade nuove a chi cerca sicurezza e autonomia senza rinunciare ai costi bassi. In un 2025 incerto, è la concretezza a fare la differenza: un listino calibrato, scelte tecniche intelligenti, una comunicazione che privilegia i fatti. È così che un C-SUV può diventare la risposta giusta per chi non vuole pagare il superfluo, ma pretende durata, affidabilità e un pizzico di libertà in più.