Carabinieri: Maserati MCPURA e Giulia QV al servizio della collettività - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 18:46

Carabinieri: Maserati MCPURA e Giulia QV al servizio della collettività

Al Comando Generale di Roma presentate Maserati MCPURA e Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio in livrea dell’Arma per il trasporto urgente di organi e sangue: prestazioni e affidabilità.

di Giovanni Alessi

Roma, mattina limpida e cortile del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri vestito a festa.

La cerimonia è sobria, l’emozione trattenuta: oggi l’Arma presenta due nuove compagne di viaggio, pensate per correre contro il tempo quando in gioco ci sono vite umane. In prima linea ci sono Maserati MCPURA e Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, entrambe in livrea istituzionale, allestite con equipaggiamenti speciali per il trasporto rapido e sicuro di organi e sangue. L’immagine è potente: eccellenza italiana e efficienza operativa si stringono la mano davanti a ufficiali, tecnici e ospiti.

A fare gli onori di casa è il Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo, affiancato dal Capo di Stato Maggiore, Gen. C.A. Andrea Taurelli Salimbeni, e dal Capo del IV Reparto Sostegno logistico delle Forze, Gen. D. Antonio Di Stasio. Per Stellantis sono presenti l’Amministratore Delegato Antonio Filosa, il Responsabile Enlarged Europe ed European Brands Emanuele Cappellano, i vertici Alfa Romeo e il COO di Maserati, Santo Ficili, insieme alla Managing Director Stellantis Italia, Antonella Bruno. È un parterre che racconta il senso del progetto: mettere tecnologia, organizzazione e competenze al servizio della pubblica utilità.

La Maserati MCPURA si presenta con il suo V6 Nettuno biturbo da 630 CV, tecnologia a precamera brevettata, monoscocca in fibra di carbonio e un corredo di soluzioni di ultima generazione che assicurano stabilità e precisioneanche nelle condizioni più impegnative. È un coupé ad alte prestazioni nato per dialogare con la strada: freni, assetto, aerodinamica—tutto converge su un obiettivo semplice da dire e complesso da ottenere, la velocità sicura. Accanto, la Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio porta in dote il suo V6 biturbo da 520 CV, trazione posteriore, differenziale autobloccante meccanico e assetto sportivo. È l’interpretazione più pura del Quadrifoglio Verde, il simbolo di un DNAche mette insieme performance e controllo, adattato qui alle esigenze operative: percorsi rapidi, tempi certi, affidabilitàsenza compromessi.

Entrambe le vetture sono state allestite ad hoc per la missione sanitaria: illuminazione d’emergenza, sistemi di comunicazione dedicati, predisposizioni per il trasporto a temperatura controllata, protocolli di sicurezza e ridondanza per evitare imprevisti. È una tecnologia spesso invisibile all’occhio del pubblico, ma decisiva quando si deve garantire la continuità della catena del freddo e la tracciabilità minuto per minuto. Qui, il concetto di prestazione non è un numero sul cronometro: è la capacità di arrivare in tempo, in sicurezza, ogni volta.

L’intervento del Gen. Luongo incornicia l’iniziativa in una dimensione che va oltre la cronaca: «La collaborazione con Stellantis rappresenta non solo un’alleanza tra eccellenza automobilistica italiana ed efficienza operativa istituzionale, ma una comunione d’intenti al servizio della collettività. L’affidabilità operativa di questi veicoli è uno strumento essenziale per salvare vite. E quando parliamo di salvare vite, parliamo della missione più alta che un’Istituzione possa avere». Le sue parole restituiscono peso alla cornice: questa fornitura non è un esercizio d’immagine, è logistica criticatrasformata in servizio.

Sul fronte industriale, il messaggio è in continuità. «Siamo orgogliosi di mettere a disposizione dell’Arma due vetture che rappresentano il meglio della tecnologia e del design italiano», afferma l’Amministratore Delegato di Stellantis, Antonio Filosa. «Giulia Quadrifoglio e MCPURA non sono solo simboli di stile e performance, ma strumenti concreti per garantire rapidità e sicurezza in missioni di vitale importanza. Questa collaborazione testimonia il nostro impegno nel coniugare eccellenza e responsabilità sociale». Il dialogo tra brand e Istituzione è qui tutto nel passaggio dalla pista alla corsia preferenziale: stessa ossessione per i dettagli, stesso obiettivo di affidabilità al limite.

La pagina che si scrive oggi ha anche un carattere storico. È la prima volta che una Maserati entra in servizio con i Carabinieri; il sodalizio con Alfa Romeo, invece, è una storia che parte nel dopoguerra. La 1900 M “Matta” nel 1951, la 1900 berlina che un anno dopo dà vita alla “Gazzella”, quindi la Giulia degli anni Sessanta (impiegata dal 1963 al 1968) e, via via, Alfetta, 90, 75, 155, 156, 159, fino all’attuale Giulia Quadrifoglio. In questo susseguirsi di modelli c’è una sola costante: il pronto intervento come idea di servizio, con vetture capaci di tradurre in mobilità l’impegno dell’Arma sul territorio.

Guardando avanti, la collaborazione Stellantis–Arma punta a standardizzare un livello di qualità che diventi procedura. L’affidabilità dei mezzi, la manutenibilità, la formazione dei conducenti e la scalabilità della soluzione su altre linee operative sono il cuore silenzioso del progetto. L’obiettivo dichiarato è ridurre tempi di percorrenza e rischi di missione, aumentando la sicurezza del carico biologico e la protezione degli equipaggi. È la traduzione pragmatica di una visione: la tecnologia ha senso quando accorcia le distanze tra un’urgenza e la sua soluzione.

Quando la cerimonia si chiude e le sirene restano spente, delle nuove auto in livrea restano soprattutto i riflessi: blu e rosso che scorrono sulle fiancate, la luce che disegna lo spigolo di una monoscocca pensata per la precisione, la foglia di Quadrifoglio Verde che fa capolino sul passaruota. Domani ripartiranno, forse in silenzio, all’alba di un’urgenza che non fa notizia. Ma è esattamente lì che la MCPURA e la Giulia Quadrifoglio dovranno dire la loro: nel minuto in meno, nella curva presa pulita, nel chilometro guadagnato al destino.