Chery cala il tris in Italia: dopo Omoda e Jaecoo arrivano Lepas, iCaur ed Exlantix - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 15:56

Chery cala il tris in Italia: dopo Omoda e Jaecoo arrivano Lepas, iCaur ed Exlantix

Il colosso cinese accelera: dopo il debutto di Omodae Jaecoo, Chery annuncia l'arrivo dei nuovi brand Lepas, iCaur ed Exlantix. Eleganza e tecnologia per conquistare l'Italia

di Giovanni Alessi

L’onda lunga dell’automotive orientale non accenna a ritirarsi, anzi, si prepara a diventare uno tsunami di novità e tecnologia sulle strade del Bel Paese.

Se pensavate che l’arrivo di Omoda e Jaecoo fosse il punto di arrivo, dovrete ricredervi presto, perché il Gruppo Chery ha appena scoperto le carte di una strategia che definire ambiziosa sarebbe riduttivo. Il colosso di Wuhu, forte di ventidue anni consecutivi di leadership nell’export di veicoli a nuova energia e con un portafoglio clienti che supera i 17 milioni a livello globale, ha deciso che l’Italia non sarà solo una tappa, ma uno dei cuori pulsanti della sua espansione europea. La notizia è di quelle che scuotono i listini: dopo il debutto estivo dei primi marchi, il gruppo si prepara a lanciare nel 2026 il nuovo brand LEPAS, seguito a ruota nel 2027 da iCAUR, delineando un futuro prossimo dove l’offerta si amplierà ulteriormente con il marchio premium EXLANTIX.

Un nome, una missione: la genesi di LEPAS

Al centro di questa nuova offensiva di mercato c’è senza dubbio LEPAS, un nome che potrebbe suonare nuovo alle orecchie degli automobilisti italiani ma che porta con sé un significato profondo, quasi un manifesto programmatico. La denominazione nasce infatti dalla fusione di due concetti chiave: "Leap", il salto in avanti, e "Passion", la passione che muove l'ingegno. È questa la sintesi di un marchio che non vuole vendere semplice mobilità, ma un concetto di agilità e vitalità pensato per chi vive la giungla urbana con dinamismo. Il brand globale si posiziona in una fascia di mercato dove l'eleganza non deve essere sinonimo di inaccessibilità, puntando a intercettare quella che il marketing definisce l'élite urbana moderna. Non parliamo di un lusso distante o ostentato, ma di veicoli pensati per professionisti e famiglie che devono destreggiarsi tra mille impegni quotidiani e cercano un’auto che sia estensione della propria identità. Con il claim "Drive Your Elegance", la casa madre vuole trasformare l’atto di guidare in un'esperienza di equilibrio e autenticità.

L’ammiraglia L8 e la roadmap dei modelli

Se la teoria affascina, è la pratica a convincere gli automobilisti, e in questo caso la concretezza ha le forme della nuova ammiraglia. Dopo il debutto mondiale dello scorso aprile, LEPAS ha scelto il palcoscenico italiano del Salone dell’Auto di Torino per presentare in anteprima europea la L8, il modello di punta che farà da apripista alla gamma. L'attesa non sarà eccessiva, poiché l'arrivo sul mercato è previsto per il secondo trimestre del prossimo anno, segnando l'inizio effettivo delle operazioni commerciali. Ma la L8 non resterà sola a lungo: la strategia prevede un rapido arricchimento del listino con l'introduzione, nel corso del 2026, dei modelli più compatti siglati L6 ed L4. Questa diversificazione della gamma dimostra la volontà di coprire diversi segmenti, offrendo soluzioni dimensionali adatte tanto ai lunghi viaggi quanto al traffico cittadino, mantenendo però inalterato quel DNA fatto di estetica e innovazione tecnologica. Ogni modello è concepito come un viaggio tra design e funzionalità, pensato per chi vuole distinguersi con consapevolezza.

Una rete globale per una sfida locale

L’approccio del gigante cinese non è quello di chi tenta la sorte, ma di chi pianifica una colonizzazione commerciale scientifica. Guidato dal principio di localizzazione riassunto nel motto "In somewhere, For somewhere, Be somewhere", il marchio punta a costruire una presenza fisica capillare e rassicurante. L'obiettivo dichiarato è la creazione di ben 1.200 punti vendita in tutto il mondo, una rete necessaria per sostenere un target di vendite altrettanto imponente che mira a raggiungere le 500.000 unità annue. Per l'Italia, questo significa che l'acquisto di una vettura elettrica o ibrida del gruppo non sarà un salto nel buio, ma un'operazione supportata da una struttura di vendita e assistenza solida. La scommessa è chiara: convincere l'utente europeo che la tecnologia cinese ha raggiunto, se non superato, gli standard occidentali non solo nelle batterie, ma anche nella qualità della vita a bordo e nel design.

Il futuro è premium con Exlantix e iCaur

Guardando oltre l'orizzonte immediato, il piano industriale svela ulteriori sorprese. Se il 2026 sarà l'anno della consacrazione dell'eleganza accessibile, il 2027 vedrà l'ingresso in campo di iCAUR, un altro tassello fondamentale per completare l'offerta. Ma è nei prossimi cinque anni che si giocherà la partita più interessante nella fascia alta del mercato, con l'introduzione del marchio EXLANTIX. Qui l'asticella si alzerà ulteriormente, andando a sfidare direttamente i brand storici del segmento premium tedesco e giapponese. La strategia è quella dell'accerchiamento: coprire ogni nicchia, ogni esigenza e ogni capacità di spesa, offrendo sempre un prodotto tecnologicamente avanzato. L'Italia, con il suo pubblico esigente e attento allo stile, rappresenta il banco di prova ideale per questa espansione. Non siamo più di fronte a semplici tentativi di esportazione, ma alla costruzione di una realtà automobilistica che intende diventare parte integrante del tessuto economico e sociale del nostro Paese, ridefinendo il concetto stesso di mobilità moderna.