Famiglia Peugeot divisa, Xavier in pole: i nuovi equilibri in Stellantis - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 11:05

Famiglia Peugeot divisa, Xavier in pole: i nuovi equilibri in Stellantis

Nel gruppo Stellantis il “derby” tra Xavier Peugeot e Robert Peugeot per l’unico seggio di famiglia in CdA va oltre le dinamiche dinastiche e può cambiare i rapporti di forza attorno ad Antonio Filosa.

di Giovanni Alessi

Da fuori sembra una storia di famiglia, quasi un romanzo industriale francese.

Dentro Stellantis, però, la sfida tra Xavier Peugeot e Robert Peugeot per il posto nel CdA Stellantis è percepita come qualcosa di molto più serio: un passaggio che può ridisegnare il baricentro del gruppo guidato da Antonio Filosa.

Dopo anni in cui l’asse decisionale era percepito come a trazione francese, l’arrivo del manager italiano al vertice del costruttore nato dalla fusione tra PSA e FCA ha rimesso in moto equilibri delicati. In questo quadro, la famiglia Peugeot non vuole restare spettatrice. L’unico seggio a disposizione del casato nel board diventa così il vero campo da gioco: chi siederà in quella poltrona avrà il compito di rappresentare un’eredità centenaria, ma anche di dialogare con una governance sempre più internazionale.

Xavier contro Robert: due visioni per la famiglia Peugeot

Per anni Robert Peugeot è stato il volto istituzionale della famiglia Peugeot ai vertici del gruppo, interprete di una presenza forte ma discreta, più finanziaria che operativa. Continuità, prudenza, attenzione all’equilibrio tra i grandi azionisti: Exor, Stato francese, famiglia stessa. Il suo profilo rassicura i mercati e parla il linguaggio dei bilanci.

Dall’altra parte c’è Xavier Peugeot, oggi alla guida di DS Automobiles, ultimo discendente direttamente immerso nel mestiere di fare auto. La sua candidatura al CdA Stellantis racconta una voglia di tornare a incidere sulle scelte industriali: piattaforme, elettrificazione, posizionamento dei marchi, investimenti negli stabilimenti europei. Nelle ricostruzioni che arrivano dalla stampa estera, Xavier appare come il portabandiera di una linea più assertiva, pronta a far pesare la storia Peugeot in un gruppo dove l’“anima” ex-FCA, con Antonio Filosa in cabina di regia, si è fatta molto più visibile.

Non è solo una questione di età o di stile personale. È lo scontro tra una visione che difende il ruolo dell’azionista storico come garante di stabilità e una che chiede spazio per rilanciare l’identità francese dentro una multinazionale che guarda a Detroit quanto a Parigi e Torino.

Gli equilibri nel gruppo di Filosa

Qualunque sarà l’esito, il derby Xavier Peugeot contro Robert Peugeot non resterà confinato alle stanze della holding famiglia Peugeot. Se a spuntarla sarà Xavier, al tavolo del CdA Stellantis si sederà un profilo più vicino al prodotto, ai marchi, alle fabbriche. Potrebbe spingere per una lettura diversa degli investimenti, della strategia di mobilità elettrica dei brand francesi, del ruolo di DS nella fascia premium europea.

La conferma di Robert, invece, segnerebbe una sorta di “status quo vigilato”: il riconoscimento che la fase inaugurata da Antonio Filosa debba proseguire con una famiglia presente ma non interventista, concentrata sul valore di lungo periodo della partecipazione più che sulla quotidianità industriale.

Intanto, osservatori e media internazionali descrivono questa partita come un test della capacità di Stellantis di gestire una governance complessa, dove identità nazionali, storie d’impresa e nuove logiche globali devono trovare un punto di incontro. È qui che il derby dei Peugeot diventa simbolico: nella scelta tra Xavier Peugeot e Robert Peugeot non si decide solo un nome in organigramma, ma il peso che la tradizione francese avrà accanto alla trazione italo-americana del gruppo.