Auto e Motori
Ford, richiamo USA su 272.645 veicoli: aggiornamento OTA per Park
Campagna 25V863: possibile perdita della funzione Park su 272.645 Ford. Previsto update software OTA o in officina e lettere ai clienti nel 2026.

Nella lettera di acknowledgement NHTSA descrive il cuore del problema:
l’integrated park module (IPM) può non bloccare la posizione di parcheggio quando il guidatore seleziona P, rendendo il veicolo non conforme ai requisiti della FMVSS 114 (“Theft Protection and Rollaway Prevention”). La conseguenza è un possibile rollaway, cioè il movimento involontario dell’auto, con aumento del rischio di incidente.
Quando diventa critico: il ruolo dell’EPB
Il Part 573 firmato da Ford aggiunge un dettaglio importante: la condizione può trasformarsi in “roll in park” se il freno di stazionamento elettronico (EPB) non è applicato. L’EPB, in condizioni normali, si attiva automaticamente a ogni selezione di Park, ma un guasto potrebbe impedirne l’intervento; inoltre, alcuni utenti possono disattivarlo manualmente dopo aver inserito P. È qui che un’anomalia dell’IPM diventa un rischio concreto.
Numeri, periodi di produzione e stima difettosità
Nel report Part 573, Ford indica 104.113 F-150 Lightning BEV prodotti tra 14 ottobre 2021 e 7 ottobre 2025, 88.064 Mustang Mach-E prodotti tra 27 luglio 2023 e 1° ottobre 2025 e 80.468 Maverick con motorizzazione Hybrid prodotti tra 11 aprile 2024 e 17 novembre 2025. La percentuale stimata “con difetto” è pari all’1%.
Spie e sintomi: cosa può vedere il guidatore
Se la condizione di “binding” si manifesta, la documentazione segnala alcuni indizi: nessuna posizione di marcia illuminata (la P non risulta accesa), una spia tipo “wrench” e un messaggio di guasto del sistema di cambiata. Sul fronte tecnico, la causa ipotizzata è un attrito più alto del previsto tra componenti interni dell’IPM (pawl e slider), legato a variazioni di processo/materiali e al disegno dell’interfaccia, che può impedire il pieno ingaggio del Park.
La timeline dell’indagine e la “scintilla” in fabbrica
Il report ricostruisce anche la genesi del caso: il 14 luglio 2025, nello stabilimento di Cuautitlán (CSAP), viene individuata una Mach-E con DTC P07E4-00 durante i controlli pre-consegna. Il codice si attiva quando il veicolo non raggiunge meccanicamente Park entro 2,9 secondi dal comando; in più episodi il problema non persiste dopo un nuovo passaggio tra le marce, un comportamento che complica le verifiche e porta all’apertura di un’indagine interna.
Il rimedio: update software (anche OTA) e date per i clienti
La soluzione indicata da NHTSA è un aggiornamento software del modulo di parcheggio, gratuito, installabile over-the-air (OTA) oppure dal dealer. Le lettere “interim” ai proprietari sono attese per il 2 febbraio 2026; ulteriori comunicazioni seguiranno quando il rimedio finale sarà disponibile (anticipato per febbraio 2026). I VIN dovrebbero diventare ricercabili su NHTSA.gov dal 26 gennaio 2026 tramite la pagina “Check for Recalls”.
Nel frattempo, NHTSA chiarisce che si tratta di un intervento “free of charge”: nessun costo per il cliente, sia che l’update arrivi in remoto sia che venga eseguito in officina. Per chi usa il veicolo per lavoro o in flotta, l’aspetto pratico è pianificare l’aggiornamento appena disponibile e verificare che sia effettivamente installato, perché è l’unico passaggio che chiude il richiamo.
Contatti e verifiche: come muoversi senza perdere tempo
Nei documenti NHTSA la campagna è classificata sotto l’area POWER TRAIN (trasmissione, “park pawl”). Per chi ha dubbi, l’ente indica sia il canale del costruttore (numero clienti Ford 1-866-436-7332) sia la hotline di sicurezza NHTSA (1-888-327-4236). Il punto, qui, è non andare “a sensazione”: tra produzione non in ordine VIN e aggiornamenti OTA, l’unico modo pulito per sapere se un veicolo è incluso è controllare il VIN quando la ricerca sarà abilitata e seguire le comunicazioni ufficiali.
Cosa fare subito (senza allarmismi)
In attesa dell’update, il consiglio pratico è restare sui canali ufficiali e prestare attenzione agli avvisi in plancia: se la Pnon compare o appare un “shift system fault”, meglio non lasciare il veicolo su pendenze e verificare che l’EPB sia effettivamente inserito. Vale anche un promemoria di buon senso: se l’auto segnala un’anomalia di cambiata o la posizione di marcia non è chiara, non “forzare” le manovre e chiedere assistenza. È un richiamo che fotografa bene l’auto elettrificata di oggi: la sicurezza passa sempre più spesso da software, diagnostica e aggiornamenti, e la tempestività delle notifiche diventa parte integrante dell’esperienza d’uso.
