Auto e Motori
Formula E, al via la Stagione 11: DS Automobiles punta al titolo
Motori accesi al Sambodromo: DS Penske inaugura la stagione 2025-2026 di Formula E con la coppia Günther-Barnard e una monoposto software-defined.

C’è un’elettricità particolare nell'aria quando il motorsport tocca il suolo brasiliano, una vibrazione che va oltre la semplice competizione tecnologica.
Come in un rituale ormai consolidato, la Formula E ha scelto di riaccendere i motori per la stagione 2025-2026 proprio lì dove il ritmo è di casa: nel celebre Sambodromo di San Paolo. Non è solo una questione di asfalto e cordoli, ma di atmosfera. Il circuito di 2,9 chilometri, disegnato per esaltare le caratteristiche delle monoposto elettriche, si presenta come un mix letale di lunghi rettilinei dove scaricare tutta la potenza e curve strette, tecniche, che non perdonano la minima sbavatura. È qui che sabato 6 dicembre, alle 18:00 ora italiana, dieci scuderie si daranno battaglia per scrivere il primo capitolo di una nuova saga mondiale.
Per DS Automobiles e il suo partner strategico PENSKE AUTOSPORT, questo non è un appuntamento come gli altri. È la dichiarazione d'intenti di chi non si accontenta di partecipare, ma vuole dettare il passo. L’inverno dei test è finito, le simulazioni lasciano spazio alla realtà della pista e l’obiettivo è cristallino: tornare a vincere gare pesanti e costruire, punto su punto, una scalata verso il podio finale della classifica costruttori e piloti.
L'esperienza incontra l'esplosività: la nuova line-up
La vera alchimia di questa stagione risiede nell'abitacolo. Il team ha operato scelte coraggiose e affascinanti, unendo due filosofie di guida apparentemente distanti ma perfettamente complementari. Da una parte c'è la freschezza, l'istinto puro. Per raggiungere i vertici, la scuderia ha scommesso tutto sul talento cristallino di Taylor Barnard. A soli ventuno anni, il britannico non è più una semplice promessa, ma una certezza che bussa alle porte dei grandi. I numeri della sua, seppur breve, carriera parlano di una fame agonistica rara: in sole 19 gare ha già collezionato cinque podi e due pole position. Barnard arriva in Brasile non per imparare, ma per continuare quella caccia ai punti che sembra essergli congeniale, portando in dote l'aggressività tipica di chi non ha nulla da perdere e tutto da dimostrare.
Dall'altra parte del garage, l'atmosfera cambia, diventa analitica, solida. DS PENSKE cala l'asso dell'esperienza con Maximilian Günther. Il pilota tedesco è una delle figure di riferimento del paddock, un veterano che ha visto evolvere la categoria dal 2018 a oggi. Per lui, il semaforo verde di San Paolo avrà un sapore speciale, quasi storico: festeggerà infatti la sua centesima gara in Formula E. Cento partenze significano conoscere ogni trucco della gestione dell'energia, ogni malizia nei sorpassi, ogni segreto per trasformare una gara difficile in un risultato utile. Avere un "centenario" al volante offre alla squadra quella sicurezza psicologica fondamentale quando la tensione sale e le strategie devono essere decise in frazioni di secondo.
Un laboratorio a 300 all'ora: la DS E-TENSE FE25
Ma i piloti, per quanto talentuosi, restano a piedi senza la macchina giusta. La vera protagonista silenziosa di questo weekend sarà la DS E-TENSE FE25. La monoposto franco-americana si presenta ai nastri di partenza non come una semplice evoluzione, ma come un concentrato di know-how tecnico raffinato da mesi di lavoro in fabbrica. Se l'hardware è potente, è nel software che quest'anno si gioca la partita decisiva. Le nuove impostazioni di gestione energetica, sviluppate dai tecnici del team, promettono di fare la differenza proprio su un tracciato come quello brasiliano, dove l'efficienza nel recupero di energia in frenata e la gestione della temperatura delle batterie sui lunghi rettilinei saranno le chiavi di volta per la vittoria.
L'impegno di DS Automobiles nella serie 100% elettrica non è un esercizio di stile, ma una missione che dura dal 2015. San Paolo segna l'inizio dell'undicesima stagione per il marchio premium del gruppo Stellantis, una fedeltà alla categoria che ha pochi eguali. E guardando indietro, il palmarès fa tremare i polsi agli avversari: due doppi titoli, 55 podi, 18 vittorie e 26 pole position. Non sono solo statistiche, sono la dimostrazione di una cultura della vittoria radicata nel DNA del team. Ogni chilometro percorso in pista si traduce in dati preziosi, informazioni che domani renderanno le vetture di serie più efficienti e performanti.
La visione di Eugenio Franzetti e il futuro del marchio
La filosofia che guida la squadra alla vigilia di questo appuntamento è ben riassunta dalle parole di Eugenio Franzetti, Direttore di DS Performance. C'è una consapevolezza profonda del ruolo che il motorsport ricopre per il brand. La gara di San Paolo non è solo l'inizio della stagione, ma il rinnovo di un impegno totale verso l'elettrificazione. Franzetti sottolinea come la partecipazione alla massima manifestazione sportiva elettrica sia fondamentale non solo per lo sport in sé, ma per il trasferimento tecnologico sulle vetture stradali che guidiamo tutti i giorni.
Rafforzare l'immagine del marchio sui circuiti di tutto il mondo significa mostrare i muscoli di una tecnologia affidabile e vincente. Con la coppia formata da Taylor e Max al volante delle nuove monoposto, la fiducia del direttore è palpabile: l'obiettivo non è partecipare, ma conquistare nuove vittorie e ambire concretamente a quel podio finale che certificherebbe l'eccellenza francese nel mondo. I 137 E-Prix disputati finora sono storia, ma è dai 2,9 km di San Paolo che si inizia a scrivere il futuro.
