Hyundai MobED: il futuro della robotica mobile sbarca all’iREX 2025 - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 06:57

Hyundai MobED: il futuro della robotica mobile sbarca all’iREX 2025

A Tokyo Hyundai svela la versione definitiva di MobED. Da concept a realtà: ecco il droide che promette di cambiare la nostra vita quotidiana dal 2026.

Di Ludovica Irace

C’è un momento preciso in cui la tecnologia smette di essere una promessa da fiera campionaria e diventa un compagno tangibile delle nostre vite.

Quel momento, per Hyundai Motor Group, si sta consumando proprio ora tra i padiglioni dell'International Robot Exhibition 2025 (iREX) di Tokyo. Sotto i riflettori non c'è una nuova auto sportiva, ma qualcosa di più radicale: il MobED (Mobile Eccentric Droid). Quello che nel 2022 al CES di Las Vegas sembrava un affascinante esercizio di stile, oggi si presenta al mondo come una piattaforma robotica di mobilità matura, rifinita e pronta per la produzione in serie.

Non stiamo parlando del solito robot goffo che fatica a superare un gradino. Il team del Robotics LAB di Hyundai ha lavorato nell'ombra per tre anni, trasformando un concept in una macchina capace di muoversi con una grazia quasi organica. Dong Jin Hyun, la mente dietro questa operazione e Vicepresidente del laboratorio, non ha usato mezzi termini: MobED non è solo un mezzo di trasporto, è un acceleratore di futuro. L’obiettivo è chiaro: creare un ecosistema dove esseri umani e robot coesistono in armonia, portando la tecnologia fuori dalle fabbriche e dentro le nostre città, i nostri uffici e le nostre case.

La magia dell’ingegneria: quando il robot danza sul terreno

Il vero segreto di MobED non è visibile a un primo sguardo distratto, ma si nasconde nel suo "scheletro". Immaginate di dover trasportare un bicchiere colmo d'acqua su un sentiero di montagna senza versarne una goccia. Per un essere umano è difficile; per un robot tradizionale è quasi impossibile. Qui entra in gioco la rivoluzione dei moduli Drive-and-Lift (DnL). Hyundai ha integrato un meccanismo eccentrico che permette alle quattro ruote di agire indipendentemente, non solo per muoversi, ma per sollevare e abbassare il corpo macchina in tempo reale.

Questa mobilità adattiva è ciò che distingue MobED dalla massa. Mentre il robot avanza su superfici sconnesse, rampe inclinate o i temuti cordoli urbani, la piattaforma centrale rimane perfettamente stabile, livellata come se scivolasse sul ghiaccio. È l’eccellenza dell’ingegneria di livello automobilistico prestata alla robotica: un sistema che unisce la robustezza necessaria per l'uso esterno alla delicatezza richiesta negli spazi interni. Non c'è più bisogno di costruire un robot specifico per le consegne in città e uno diverso per muoversi in un magazzino; MobED, grazie alla sua capacità di modificare postura e altezza dinamicamente, abbatte queste barriere architettoniche e concettuali.

Democratizzare l’autonomia: l’intelligenza artificiale al servizio di tutti

Spesso, quando si parla di robotica avanzata, si immagina un operatore specializzato che digita codici complessi dietro una console. Hyundai ha deciso di ribaltare questo paradigma puntando tutto sull'autonomia intuitiva. L'idea di fondo è la democratizzazione della tecnologia: rendere un droide ad alta tecnologia facile da usare quanto uno smartphone. L’interfaccia utente è stata disegnata attorno a un ampio controller touchscreen con visualizzazione 3D, che permette a chiunque di assegnare compiti, mappare aree o inviare il robot in missione con pochi tocchi.

Ma la facilità d'uso sarebbe nulla senza la sicurezza, ed è qui che l'intelligenza artificiale fa la voce grossa. Il cervello di MobED elabora costantemente i dati provenienti da una suite di sensori sofisticati, che combinano la precisione del LiDAR con la versatilità delle telecamere. Questo sistema non si limita a vedere ostacoli; li anticipa. Grazie ad algoritmi di navigazione predittiva, il robot riesce a farsi strada in ambienti affollati, schivando pedoni o oggetti imprevisti con una fluidità che rassicura chi gli sta intorno. È la fine del robot che si blocca confuso davanti a una scatola caduta: MobED calcola, reagisce e prosegue il suo viaggio.

Un camaleonte tecnologico dal design raffinato

Osservando MobED sullo stand di Tokyo, colpisce immediatamente il suo aspetto. Hyundai lo definisce "Refined Edge", un linguaggio di design che mescola il rigore geometrico con curvature morbide. Non sembra un macchinario industriale, ma un oggetto di design hi-tech. L'uso di metalli di alta qualità e l'integrazione quasi invisibile dei sensori conferiscono al droide un'estetica minimalista che comunica affidabilità e solidità. I giochi di luce sulla scocca non sono solo vezzi estetici, ma sottolineano la qualità costruttiva di un prodotto pensato per durare.

Sotto questa pelle elegante batte un cuore modulare. La filosofia "Infinite Journey" significa che MobED nasce come una tela bianca. Grazie a guide di montaggio universali e API aperte, le aziende possono trasformarlo in ciò che desiderano. Oggi può essere un corriere per l'ultimo miglio, domani un assistente per le riprese cinematografiche con una telecamera stabilizzata, dopodomani un carrello intelligente per un campo da golf o un sistema di monitoraggio mobile. La flessibilità è totale, riducendo drasticamente i costi per le imprese che non devono più acquistare macchine diverse per compiti diversi.

Due anime per infinite possibilità: Pro e Basic

Per rispondere alle esigenze reali del mercato, che spaziano dalla ricerca accademica all'applicazione commerciale intensiva, Hyundai ha diversificato l'offerta. Da un lato c'è il MobED Pro, la punta di diamante tecnologica. Questa versione è un concentrato di autonomia, dotata di tutti i sensori possibili, scansione LiDAR completa e la funzione "follow-me", ideale per chi necessita di un assistente che lo segua fedelmente o per gestire flotte di consegne autonome all'aperto.

Dall'altro lato troviamo il MobED Basic, pensato come fondazione per creativi e sviluppatori. Privo dei sistemi di autonomia più complessi, offre la straordinaria mobilità della piattaforma eccentrica a chi vuole costruire le proprie soluzioni software o hardware personalizzate. È una mossa strategica che apre le porte ai centri di ricerca e alle startup, permettendo loro di sfruttare l'hardware Hyundai per innovare senza dover reinventare la ruota, o meglio, il sistema di locomozione.

Verso il 2026: quando vedremo MobED nelle nostre strade?

La presenza all'iREX 2025 non è solo una vetrina, ma un conto alla rovescia. I visitatori che in questi giorni affollano la West Hall di Tokyo stanno assistendo a dimostrazioni pratiche che spaziano dal carico merci alla guida autonoma complessa, toccando con mano un futuro che è letteralmente dietro l'angolo. La roadmap di Hyundai è tracciata con precisione: la produzione in serie è fissata per la prima metà del 2026.

Questo significa che tra poco più di un anno, incontrare un MobED che ci consegna la spesa o che trasporta attrezzature in un ospedale non sarà più una scena da film di fantascienza, ma la normalità. Con questa piattaforma, il colosso coreano non sta solo vendendo un robot; sta proponendo una nuova infrastruttura mobile per la società moderna. Un futuro in cui la tecnologia si fa carico dei compiti più pesanti o ripetitivi, muovendosi al nostro fianco con intelligenza, rispetto e un design che è un piacere per gli occhi.