Hyundai Pony Coupe Concept: l'origine del design firmato Giugiaro - Affaritaliani.it

Auto e Motori

Ultimo aggiornamento: 13:58

Hyundai Pony Coupe Concept: l'origine del design firmato Giugiaro

La Pony Coupe Concept firmata Giugiaro ha segnato l’inizio del design Hyundai, lasciando un’impronta indelebile sul DNA stilistico del brand coreano.

Redazione Motori

C’è un filo che unisce la Corea del Sud degli anni Settanta alle linee taglienti dell’ultima generazione di veicoli elettrici Hyundai.

È un filo fatto di idee, di visione, e di un incontro fortunato con uno dei maestri del design automobilistico italiano: Giorgetto Giugiaro. Il suo contributo, nel 1974, ha plasmato non solo la prima vera automobile Hyundai destinata alla produzione di massa, ma ha anche gettato le basi per il linguaggio stilistico di un’intera azienda.

La Pony Coupe Concept non è solo una concept car: è l’archetipo da cui tutto ha avuto inizio. Voluta fortemente dal fondatore Ju-Yung Chung in un’epoca in cui la Corea del Sud muoveva i primi passi nel settore automobilistico, la Pony fu affidata all’estro di un giovane designer italiano, ancora poco noto ma già straordinariamente visionario. Il risultato fu un’auto semplice e avveniristica al tempo stesso, capace di sintetizzare in un’unica silhouette lo spirito di una nazione che voleva aprirsi al mondo.

Quando venne presentata per la prima volta al Salone dell’Auto di Torino, nell’ottobre del 1974, la Pony di serie era pronta a debuttare sul mercato. Ma accanto a lei, con un’audacia rara per quei tempi, Hyundai mostrò anche un prototipo destinato a stupire: la Pony Coupe Concept. Linee tese, fari circolari, frontale a cuneo, interni minimalisti e futuribili. Era chiaro fin da subito che non si trattava solo di esercizio di stile, ma di un messaggio. Hyundai non voleva semplicemente costruire auto: voleva costruire un’identità.

Il progetto della Coupe non arrivò mai alla produzione. Le difficili condizioni economiche globali spinsero l’azienda a concentrarsi su modelli più accessibili. Ma quell’idea, quell’estetica, quella spinta verso un design essenziale e funzionale rimasero impressi nel DNA del brand. Tanto che, ancora oggi, la Pony Coupe viene citata come punto di riferimento per i designer Hyundai. E con buone ragioni.

Nel tempo, la sua influenza è riaffiorata in molte forme. Si ritrova nei dettagli scolpiti della concept elettrica '45', che ha anticipato l’arrivo della IONIQ 5. Riecheggia nelle proporzioni e nella filosofia della N Vision 74, uno dei Rolling Lab più audaci dell’era moderna, che coniuga passato e futuro in una visione a idrogeno e alte prestazioni. Ma soprattutto vive nella consapevolezza di chi oggi guida Hyundai: quel senso di coerenza e riconoscibilità che nasce da una radice autentica e mai rinnegata.

Per Giugiaro, quel primo incontro fu una scommessa. Non conosceva Hyundai, non sapeva che ruolo avrebbe giocato nella storia industriale mondiale. Ma fu colpito dalla determinazione dei tecnici coreani, dalla loro voglia di imparare, dalla fame di innovazione. E decise di buttarsi. A distanza di cinquant’anni, lo racconta con orgoglio: “Sono orgoglioso di aver assistito all’evoluzione che l’azienda ha vissuto dal nostro primo incontro”. E come dargli torto.

Sebbene la Pony Coupe sia rimasta un prototipo, ha avuto un impatto molto più ampio di quanto le sue ruote abbiano mai percorso. È diventata un simbolo, un’icona silenziosa che ha parlato alle generazioni successive di designer e ingegneri. Ha dimostrato che anche da una giovane azienda sconosciuta, in un Paese ancora acerbo dal punto di vista industriale, può nascere qualcosa di potente e duraturo se ci sono visione e coraggio.

Oggi, in piena era elettrica, Hyundai continua a guardare avanti restando fedele alle sue origini. Jaehoon Chang, attuale Vicepresidente della divisione Automotive del gruppo, lo ha detto chiaramente: “Modelli come la Pony Coupe Concept ci ricordano chi siamo, e ci ispirano a costruire un futuro ancora più audace”. Ed è forse questa la lezione più grande di quel progetto rimasto sulla carta: l’idea che il design non sia solo forma, ma memoria. Che ogni linea, ogni curva, ogni dettaglio abbia un passato che dialoga con il futuro.

Pony Coupe Concept non è mai entrata in produzione. Ma ha prodotto molto di più: un’identità. E questo, in un’industria dove spesso si corre per inseguire la novità del momento, è il vero valore di un’icona.