I Protagonisti
Ferrari: Maria Conti nuova Chief Communication Officer
Dal 3 novembre 2025 Maria Conti guiderà la comunicazione globale di Ferrari, riportando al CEO Benedetto Vigna e entrando nel Leadership Team: un passaggio chiave nella strategia del Cavallino.

A Maranello il gesto è di quelli che pesano più di un annuncio. Con la nomina di Maria Conti a Chief Communication Officer,
Ferrari affida la regia del proprio racconto a una manager cresciuta tra automotive e lusso, abituata a intrecciare brand, motorsport ed esperienze. La scelta arriva in un momento in cui la voce di un marchio non si limita a “spiegare” i prodotti: deve creare una relazione quotidiana, credibile, con pubblici globali e piattaforme che scorrono alla velocità di uno scroll. L’orizzonte è chiaro: parlare l’alfabeto del digitale senza perdere la profondità del mito.
La traiettoria professionale di Conti racconta esattamente questo equilibrio. Due decenni tra Maserati, Alfa Romeo, BMW e MINI, con responsabilità via via più ampie su comunicazione, eventi, brand e motorsport. Nel ruolo più recente, da guida di Maserati Corse, ha coniugato business, posizionamento e narrazione sportiva; in precedenza, da Chief Communication Officer di Maserati, ha orchestrato una strategia globale capace di tenere insieme prodotto, stile di vita, corse ed eventi. È un bagaglio che torna utile quando si entra nella “stanza dei bottoni” del Cavallino, dove ogni parola muove immaginario, reputazione e valore.
Per Benedetto Vigna, che accoglie Conti nel Leadership Team, la comunicazione è “leva fondamentale per esprimere passione, eccellenza e valori” del marchio. Il passaggio non è formale: significa riconoscere che oggi il vantaggio competitivo passa anche dalla qualità del racconto, dalla capacità di invogliare, spiegare, ascoltare. È l’arte di tradurre in linguaggio accessibile ciò che a Maranello nasce da innovazione, artigianalità e performance, senza mai banalizzarlo. In quest’ottica, un profilo abituato a muoversi tra heritage e contemporaneità diventa un moltiplicatore.
Le prime parole di Maria Conti vanno dritte al punto: Ferrari è unicità, passione, ricerca del progresso. La strategia che porterà in dote punta a un approccio integrato, capace di fondere tradizione e innovazione in esperienze rilevanti, coerenti, autentiche. Autenticità è la parola chiave: in un’epoca satura di contenuti, il pubblico riconosce al volo ciò che nasce per riempire un palinsesto e ciò che, invece, prova davvero a dire qualcosa. Soprattutto quando il marchio in questione è un’icona planetaria che chiede rispetto e restituisce emozione.
Operativamente, questo si traduce in una regia che tocca molte tastiere: i lanci di prodotto e le piattaforme digital-first, la gestione della reputazione e dei tempi reali del web, il coordinamento tra evento fisico e ibrido, lo storytelling che attraversa F1, clienti, community e nuove audience. È la comunicazione come ponte: tra pista e strada, tra tecnologia e persone, tra esclusività e un senso di accessibilità emotiva che non svende l’aura, ma la rende condivisibile. Qui la sensibilità maturata in motorsport —governare il ritmo, reagire al secondo, rappresentare un team è un vantaggio competitivo.
C’è poi la variabile più intangibile: custodire la mitologia Ferrari aggiornandone il linguaggio. Chi entra a Maranello sa che la storia non è un museo, ma una piattaforma di futuro. Il compito di un Chief Communication Officer è preservare la densità dei simboli il Cavallino Rampante, il rosso, i nomi che hanno segnato epoche e, allo stesso tempo, trovare i codici per dialogare con una generazione per cui un video breve può valere quanto una pagina di giornale. Contiarriva con la dichiarata volontà di “fondere tradizione e innovazione”: la promessa è un racconto che sa cambiare pelle senza cambiare identità.
La scelta di Ferrari è anche un messaggio verso l’esterno. In un’industria che corre verso elettrificazione, software-defined vehicle e nuovi modelli di customer experience, la comunicazione diventa architettura di senso: dà cornice ai prodotti, guida l’interpretazione, costruisce fiducia. Portare in cabina di regia una manager che conosce tanto le regole del lusso quanto la grammatica della prestazione significa mettere al centro la qualità del dialogo con gli stakeholder clienti, investitori, media, fan in ogni mercato chiave.
L’appuntamento è fissato: 3 novembre 2025, Maranello, ingresso ufficiale di Maria Conti. L’immagine è quella di un filo che unisce tante esperienze e si tende verso un unico punto: la coerenza del brand. Se il compito di chi comunica è rendere visibile l’invisibile, qui la sfida sarà dare voce a una unicità che tutti credono di conoscere, ma che ogni giorno si rinnova in officina, in pista, nelle mani di chi costruisce e guida. Non si tratta solo di raccontare Ferrari: si tratta di restituire la sensazione di cosa significhi, oggi, appartenere al suo mondo.
Nella concretezza di una nomina sta dunque l’annuncio di una rotta. Ferrari rafforza la propria squadra con una Chief Communication Officer capace di muoversi tra creatività e strategia, tra visione e esecuzione. Conti porta con sé la consapevolezza maturata in contesti globali e la determinazione a trasformare ogni messaggio in un’esperienza rilevante. È la combinazione che serve quando l’eccellenza non può limitarsi a essere raggiunta: va anche comunicata nella sua verità, con misura, energia e rispetto.