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Jeep Recon 2026, il SUV a zero emissioni che rivoluziona l’off-road
La nuova Jeep Recon 2026 è il primo SUV elettrico Trail Rated: 650 CV, fino a 400 km di autonomia e tanta tecnologia per un’off-road a zero emissioni.












Per chi è cresciuto associando il marchio Jeep a polvere, rocce e benzina, l’arrivo della nuova Jeep Recon 2026 segna un momento di quelli che cambiano la storia.
Non è semplicemente un altro SUV elettrico, ma il primo e unico SUV Trail Rated completamente a batteria del settore, progettato da zero per l’avventura. Un manifesto su quattro ruote che racconta come sarà l’off-road nell’era delle zero emissioni.
La Recon nasce su un’architettura elettrica dedicata e porta su strada e soprattutto fuori strada la leggendaria capacità 4x4 del marchio in una veste inedita. L’obiettivo è chiaro: dimostrare che l’elettrificazione, invece di snaturare il DNA Jeep, può esaltarlo. Coppia istantanea, silenzio di marcia, controllo millimetrico: tutto ciò che un fuoristradista sogna, ma in chiave full electric. Non a caso, dalla Casa sottolineano come la Recon sia “progettata per lo scopo”, fedele ai valori di libertà e avventura che hanno costruito il mito Jeep.
Trail Rated e 4xe: la tecnica dietro il primo SUV elettrico Jeep
Sotto la carrozzeria si nasconde la parte più interessante della Jeep Recon 2026. La trazione è affidata a due EDM(Electric Drive Module) firmati Stellantis, uno anteriore e uno posteriore, ciascuno da 250 kW. Insieme garantiscono trazione integrale elettrica permanente, con una potenza complessiva di 650 CV e 840 Nm di coppia disponibili praticamente all’istante. Il risultato è un’accelerazione da sportiva pura: da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi, valori che finora in casa Jeep erano riservati ad altre categorie di veicoli.
Ma al di là dei numeri, è il modo in cui questa forza arriva alle ruote a fare la differenza. Gli ingegneri hanno lavorato sulla calibrazione dell’acceleratore per offrire una risposta progressiva e controllabile, indispensabile quando ci si muove su pietraie, sabbia o fango. Sull’allestimento Moab, il modulo EDM posteriore adotta un rapporto finale di 15:1 per moltiplicare ulteriormente la coppia nelle situazioni più estreme, mentre davanti il rapporto di 11:1 privilegia l’equilibrio tra comfort e prestazioni.
La Recon è, ovviamente, Trail Rated: semiassi maggiorati, giunti rinforzati e una batteria da 100 kWh a 400 volt protetta da scudi sottoscocca in acciaio ad alta resistenza. Con 24 cm di altezza da terra, pneumatici da 33” (sempre sull’allestimento Moab) e angoli caratteristici da vera off-road – 34° di attacco, 34,5° di uscita e 23,5° di dosso – questo SUV off-road elettrico non è una semplice vetrina tecnologica, ma un mezzo pronto a sporcarsi sul serio.
A supporto del guidatore ci sono i sistemi Selec-Terrain e Selec-Speed Control. Il primo offre diverse modalità di guida, dalla Auto alla Sport, passando per Snow e Sand, con in più la modalità Rock pensata per i terreni più tecnici. La modalità Rock regola la risposta dell’acceleratore per consentire una gestione a due pedali e integra funzioni come l’hill hold, che evita che il veicolo arretri durante il passaggio dal freno all’acceleratore. Il Selec-Speed Control, invece, mantiene una velocità costante in salita e discesa, lasciando al guidatore la sola gestione dello sterzo.
Design esterno: icona Jeep in chiave zero emissioni
Se la tecnica racconta il futuro, lo stile della Jeep Recon 2026 è un ponte tra passato e domani. Le proporzioni sono muscolose, con un frontale verticale che non ha paura di richiamare la tradizione, ma la firma luminosa completamente a LED e gli anelli della classica griglia a sette feritoie illuminati portano tutto in un linguaggio contemporaneo. Le luci diurne a forma di U e il pacchetto di fari premium di serie rafforzano la presenza scenica, tanto in città quanto nel buio di un sentiero.
La vocazione open-air, elemento chiave del DNA Jeep, è stata reinterpretata in modo moderno. La Recon offre di serie un tetto panoramico doppio e, a richiesta, il tetto Sky One-Touch Power Top, che permette di passare in pochi istanti dalla protezione totale alla massima apertura. Le maniglie e-release a filo carrozzeria semplificano accesso e aerodinamica, mentre porte, vetri posteriori laterali e vetro del portellone possono essere rimossi senza attrezzi: un unicum tra gli EV del segmento.
Non mancano dettagli che strizzano l’occhio agli appassionati più puristi. I fari posteriori a LED ispirati alla Wrangler, il portellone con ruota di scorta esterna di dimensioni standard e gli inserti Gloss Black su griglia, montanti e cornici dei finestrini rendono la silhouette immediatamente riconoscibile. L’allestimento Moab aggiunge paraurti dedicati, passaruota maggiorati, minigonne in tinta Gloss Black, rock rails laterali e una grafica antiriflesso sul cofano, oltre a badge con incisioni topografiche che raccontano, già da fermi, la vocazione avventurosa del modello.
Interni: robustezza, comfort e sostenibilità
Dentro, la Jeep Recon 2026 prova a rispondere a una domanda cruciale: come si coniugano un abitacolo pensato per il fango con le aspettative di comfort di chi sceglie oggi un SUV elettrico premium? La risposta sta in un ambiente che miscela superfici anti-graffio, materiali riciclati e dettagli curati.
La plancia segue un layout orizzontale dominato da una maniglia passeggero robusta e da un binario modulare sopra il cruscotto, pensato per ospitare accessori, action cam o navigatori. I pannelli porta integrano cinghie elastiche rimovibili e soluzioni di stivaggio modulari, mentre la console centrale a due livelli offre spazio per attrezzatura, smartphone e oggetti personali, con ricarica wireless disponibile e passaggi cavi dedicati per i dispositivi più ingombranti.
La capacità di carico è un altro punto forte: con la seconda fila abbattuta, la Recon offre fino a 1.867 litri nel vano posteriore, mentre il frunk anteriore da 85 litri è dimensionato per ospitare un trolley, ideale per chi non vuole rinunciare a un weekend fuori porta anche con la vettura già carica di equipaggiamento.
L’allestimento Moab introduce un inedito interno Joshua Tree tan, ispirato all’omonimo parco nazionale americano: tonalità calde, rimandi alla natura e materiali premium per creare un ambiente che parla di viaggio anche quando l’auto è parcheggiata sotto casa. I rivestimenti utilizzano il materiale sintetico Capri, privo di pelle animale, con inserti Iron Grey Metallic e finiture Quicksand deco in Arctic. Cielo, tappetini e numerosi elementi dell’abitacolo sono realizzati con materiali riciclati, a testimonianza dell’impegno del marchio verso una mobilità più sostenibile.
Per esaltare l’esperienza a cielo aperto, Jeep ha scelto un impianto audio Alpine premium di serie: gli altoparlanti, riposizionati sotto i sedili, garantiscono un suono pieno e preciso anche con le porte rimosse. Un dettaglio non banale per un SUV elettrico che vuole essere protagonista tanto nelle playlist del quotidiano quanto nel silenzio di un trail sterrato.
Tecnologia e connettività: la Jeep più digitale di sempre
Il salto in avanti della Jeep Recon 2026 passa anche e forse soprattutto dalla tecnologia di bordo. L’abitacolo offre oltre 66 cm di superficie digitale ad alta definizione, con un quadro strumenti da 12,3” completamente configurabile e un display centrale orizzontale da 14,5”, il più grande mai visto su una Jeep. L’interfaccia combina nuovi comandi digitali per il climatizzatore con manopole fisiche per volume e sintonia, per non sacrificare la praticità sull’altare del minimalismo.
Cuore del sistema è l’infotainment Uconnect 5, nelle sue declinazioni più evolute: grafica pulita, grande luminosità, menù personalizzabili e pulsanti digitali di grandi dimensioni, pensati per essere utilizzati anche quando la vettura sobbalza su una pietraia. Le nuove pagine dedicate BEV mostrano in tempo reale lo stato di carica, i flussi di energia e le impostazioni di ricarica, mentre la funzione Dynamic Range Mapping sviluppata con TomTom aiuta a pianificare i viaggi indicando dove e quando sarà meglio fermarsi per ricaricare.
Per chi vive l’off-road come una seconda casa, la Recon offre la nuova app Trails Offroad, esclusiva Jeep, che mappa i sentieri di Stati Uniti e Canada con informazioni su pendenza, rollio e difficoltà. È uno strumento pensato per chi vuole esplorare ma anche per chi preferisce preparare ogni uscita con cura, sapendo in anticipo cosa lo aspetta. Completano il quadro la compatibilità con Amazon Alexa e una Jeep app aggiornata, in grado di gestire manutenzione programmata, assistenza stradale, supporto in caso di incidente e notifiche di sicurezza e richiami in tempo reale.
Da Toluca al mondo: la nuova frontiera dell’off-road elettrico
La produzione della Jeep Recon 2026 partirà all’inizio del prossimo anno nello stabilimento di Toluca, in Messico, con i primi lanci previsti in Stati Uniti e Canada e una successiva espansione globale. Un percorso che ricalca quello dei grandi modelli del marchio, ma con una differenza sostanziale: questa volta, al centro non c’è solo la voglia di avventura, ma anche la necessità di traghettare il mito Jeep in un futuro a basse e, dove possibile, zero emissioni.
Per il marchio, la Recon è molto più di un nuovo modello: è una dichiarazione di intenti. Dimostrare che un 4x4 elettricopuò essere credibile sul terreno duro almeno quanto un fuoristrada tradizionale, offrendo in più la silenziosità, la coppia istantanea e la connettività che il pubblico ormai pretende da un’auto moderna. Se riuscirà a mantenere sul campo ciò che promette sulla carta, la Jeep Recon 2026 potrebbe diventare il punto di riferimento per chi cerca un SUV off-road elettrico capace di unire emozione, responsabilità ambientale e tecnologia.
