Auto e Motori
Opel Corsa GSE Vision GT: concept da 800 CV per Gran Turismo 7
Dopo l’anteprima a Monaco, la Opel Corsa GSE Vision Gran Turismo arriva in Italia: concept elettrica da 800 CV, guidabile da tutti in Gran Turismo 7 e manifesto del futuro GSE.







Un debutto internazionale, poi il bagno di folla in Italia: la Opel Corsa GSE Vision Gran Turismo scende dal palco dell’IAA Mobility 2025 di Monaco per mostrarsi da vicino al pubblico che ama le compatte sportive.
Il nome è un programma: omaggio alla Corsa, ma anche ponte con il mondo dei videogame grazie alla presenza su Gran Turismo 7, dove chiunque può mettersi al volante. È una vetrina importante perché riafferma l’impegno di Opel nel segmento auto compatte ad alte prestazioni e racconta, con una forma radicale, cosa potrà essere la sigla GSE nei prossimi anni.
Potenza ed efficienza: il cuore elettrico GSE
Sotto la pelle lavora una meccanica da auto-icona: due motori elettrici, uno per asse, per una potenza combinata di 588 kW (800 CV) e 800 Nm. La trazione integrale permanente stabilizza, la trasmissione monomarcia scarica tutto con immediatezza. Il cronometro certifica la vocazione: 0-100 in 2,0 secondi e velocità massima di 320 km/h. Sulle piste virtuali e nei collaudi reali la differenza la fa il Boost: una spinta extra di 59 kW (80 CV) per 4 secondi, pensata per i sorpassi; poi il sistema si ricarica in 80 secondi ed è pronto a tornare in gioco. È il modo più chiaro per dire che l’elettrico, qui, non è solo efficienza: è dinamica pura, gestita da software ma percepita al volante.
Leggerezza responsabile: 82 kWh, 1.170 kg
La sorpresa è sulla bilancia: nonostante la batteria da 82 kWh, la concept ferma l’ago a 1.170 kg. Il segreto è un’ossessione per i materiali: le fibre naturali Bcomp sostituiscono la fibra di carbonio in molte parti, garantendo rigidità e un taglio netto al peso. La logica è quella di sempre nelle sportive: ogni chilo risparmiato vale metri in frenata, prontezza nei cambi di direzione, coerenza tra ciò che vedi e ciò che senti. È anche una dichiarazione etica: sostenibilità e performance non sono più binari paralleli.
Design tecnico: Vizor, Compass e proporzioni da cattiva
La scultura della carrozzeria mostra come la piattaforma STLA Small conceda libertà di proporzioni: ingombri da Corsa, ma assetto più basso e carreggiate più larghe. Davanti domina il nuovo Opel Vizor, più sottile, con il Blitz illuminato al centro dell’Opel Compass: l’asse orizzontale è marcato da barre luminose che si chiudono in due elementi tridimensionali in vetro; l’asse verticale, anch’esso illuminato, attraversa il cofano con una piega centrale ottimizzata per l’aerodinamica. Dietro, la firma luminosa a bussola sfrutta la tecnologia Edge Lighting e dialoga con la scritta OPEL in grande formato, disegnando una coda detox che pulisce le linee e mette in mostra la larghezza.
Aerodinamica attiva e dettagli da motorsport
La forma segue la funzione, e non lo fa in silenzio. Le tendine aerodinamiche davanti ai parafanghi riducono turbolenze e aiutano la maneggevolezza alle alte velocità; i parafanghi neri a profilo aerodinamico e le ruote aero limitano i vortici nei passaruota. Il diffusore attivo e lo spoiler attivo modulano la deportanza secondo la situazione, cercando l’equilibrio tra stabilità e velocità di punta. A firmare la taratura dinamica concorrono gli ammortizzatori Bilstein, mentre i cerchi sfoggiano un gioco cromatico che enfatizza l’impronta a terra: 21” neri e gialli all’anteriore, 22” bianchi e gialli al posteriore, con pneumatici Goodyear. Nei dettagli compaiono i triangoli tronchi ispirati all’epica Opel Manta 400, dal roll-bar allo spoiler: piccole citazioni che legano la concept ai rally di casa.
Abitacolo “racing detox”: l’essenziale che parla chiaro
Dentro, la regola è togliere il superfluo. Il volante incornicia un head-up display che proietta le informazioni essenziali: niente schermi ridondanti, solo ciò che serve quando si guida forte. Il sedile sospeso del conducente, leggero e avvolgente, veste in nero e giallo con cinture a sei punti; di fianco, i tessuti illuminati lungo plancia e pannelli porta avvisano di veicoli nell’angolo cieco. L’effetto complessivo è di immersione: chi siede a bordo sente di essere parte di un meccanismo preciso, con la sicurezza del roll-bar a ricordare che la bellezza, qui, è sempre funzionale.
Heritage e futuro: dalle concept storiche al pad di casa
Sessant’anni fa, la Opel Experimental GT inaugurava in Europa il concetto di show car come promessa di ciò che verrà. Oggi la Corsa GSE Vision Gran Turismo alza l’asticella: è una show car fisica e, insieme, un’auto che vive nel mondo digitale di Gran Turismo 7, aprendo una conversazione nuova con la community dei gamer. Il Blitz sul cofano è la spina dorsale di un racconto che unisce heritage e innovazione, dal garage di Rüsselsheim ai salotti di chi prova l’auto con un controller. E soprattutto indica una direzione: i futuri modelli GSE raccolgono questa eredità e la riportano su strada con un alfabeto fatto di elettrico, leggerezza, software e design.
Italia, the place to be
Vederla dal vivo cambia la prospettiva: la vernice bianco perla contrasta con il giallo degli elementi aerodinamici e il nero dei componenti in Bcomp, restituendo, anche da ferma, l’idea di un oggetto in tensione. In Italia la Corsa GSE VGT parla a un pubblico che conosce i codici del design e pretende sostanza: un incontro tra estetica e ingegneria che mette in fila numeri da supercar e l’accessibilità del gioco su console. È il modo in cui Opel rilegge la propria vocazione compatta: ambizione alta, ingombro giusto, carattere da protagonista.
