Possibile recupero mercato auto nel 2021, ma solo con incentivi
Secondo il Centro Studi Promotor, la crisi del settore, aggravata dall’emergenza Coronavirus, può essere risolto grazie ad aiuti a chi acquista
Dopo il crollo del 2020, con il mercato automobilistico italiano che subirà un calo del 28% delle immatricolazioni, le quali si attesteranno attorno alle 1,38 milioni di unità, grazie agli incentivi sarà possibile realizzare un poderoso recupero nel corso del prossimo anno.
Questa la previsione di Gian Primo Quagliano, presidente di Promotor, nel corso della Conferenza Stampa annuale del Centro Studi su “La situazione e le prospettive dell’economia e del mercato dell’auto”. Secondo Quagliano il risultato del 2020 sarebbe stato anche peggiore se il Parlamento non avesse varato gli incentivi anche per l’acquisto di auto con alimentazioni tradizionali, ma con emissioni di CO2 non superiori a 110 gr/km. Le prospettive per il mercato italiano dell’auto nel 2021 sono negative per le incognite legate all’evoluzione della pandemia e per la possibilità o meno che il Parlamento rinnovi gli incentivi. Se ci fosse una terza ondata, le immatricolazioni potrebbero attestarsi a quota 1.435 0000 unità senza incentivi e potrebbero arrivare 1.585.000 con gli aiuti.
Senza un peggioramento della situazione e con nuovi incentivi, si potrebbe arrivare a quota 1.735.000 immatricolazioni. D’altra parte, nel 2022 si dovrebbero avere anche i primi risultati del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza che sarà finanziato con il Recovery Fund. Quella del Recovery fund è un’occasione da non perdere per il nostro Paese. Per l’auto il calo delle immatricolazioni tra il 2007 e il 2019 era ancora del 23,1%.
Con la pandemia il quadro si è drasticamente aggravato. Ritornare ai livelli ante-crisi è la parola d’ordine che apre la strada per eliminare l’anomalia di un paese come l’Italia che, non solo non cresce, ma che per la vetustà del parco circolante di autovetture ha anche il tasso di mortalità da incidente stradale più alto tra quello dei maggiori paesi europei (55 morti per milione di abitante nel 2019 in Italia, contro i 51 della media europea, i 48 della Francia, i 37 della Germania, i 36 della Spagna e i 28 del Regno Unito.
(RM Media)
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