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Politica
25 Aprile, partigiani in piazza ma i droni dove sono?

Da www.7colli.it

È ancora polemica sui festeggiamenti del 25 Aprile, e non poteva essere altrimenti. Il motivo della controversia è stata la decisione di governo e Viminale di consentire ‘in un certo modo’ la presenza in piazza dell’ANPI, l’Associazione nazionale dei partigiani d’Italia. In palese contrasto con la normativa vigente, che vieta in maniera tassativa assembramenti pubblici di ogni tipo. Sia ben chiaro, nessuno si è sognato di polemizzare con i vertici istituzionali che hanno voluto celebrare la ricorrenza. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella era solo, con la sua mascherina e un mazzo di fiori all’Altare della Patria.

La presenza di gruppi di ragazzotti dei centri sociali in alcune piazze della periferia romana, rigorosamente vicini e senza mascherina per cantare Bella Ciao è sembrata subito un insulto ai milioni di cittadini Italiani bloccati in casa da due mesi. Anche perchè non si sono visti droni ed elicotteri a inseguire i manifestanti. Come accaduto nei giorni scorsi per qualche runner sulla spiaggia. O all’anziano sordomuto multato a Lenola. E se tra i partecipanti alle manifestazioni del 25 Aprile ci fosse stato qualche asintomatico, ora che facciamo? Il tampone a tutti? I due pesi e le due misure sono inaccettabili. Moralmente, ma anche per la salute di tutti. A meno che partigiani vecchi e nuovi siano immuni. E ci vogliano liberare dal virus fascistissimo. Il che spiegherebbe anche le tante bandiere tricolori, una volta vietatissime in queste manifestazioni. Prima c’erano solo le bandiere rosse al seguito dell’ANPI, poi quelle arcobaleno. Ora per fortuna va di moda la bandiera Italiana. Come se si trattasse di una nuova resistenza patriottica. Contro Salvini, la Meloni e il virus immaginiamo. Che tristezza.

Anche a Roma le celebrazioni del 25 Aprile hanno visto diverse piazze della periferia della città trasformarsi in teatro di manifestazioni non autorizzate. Anche se il testo della circolare del Viminale che autorizzava l’ANPI ‘in qualche modo’ a celebrare la ricorrenza ha creato la giusta incertezza. Così gruppi di ragazzi dei centri sociali che difficilmente immaginiamo partigiani nei boschi durante la Seconda Guerra Mondiale hanno pensato bene di riunirsi. Senza mascherine e senza controllo, per cantare Bella Ciao in strada. Nel video che vi proponiamo diffuso dalla pagina ufficiale Facebook della Lega si vede chiaramente tutto. A cominciare dai vigili urbani, che fanno finta di niente e se ne vanno di spalle. Immaginiamo che da domani facciano così anche per chi esce a fare la spesa e si è scordato l’autocertificazione. Sindaca Raggi, se c’erano direttive precise da parte del comune o del Comando del Corpo ci piacerebbe conoscerle. Anche per capire che succederà il primo maggio. Perché se si sta ancora a casa, stavolta vale per tutti. O per nessuno.

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