Beppe Grillo, svolta del Movimento 5 Stelle. Di Maio: più presenze in tv
"Attualmente andiamo in tv in 60 su circa 130. E il numero aumenterà sempre più". Luigi Di Maio (M5S) annucia in un'intervista al Corriere della Sera la svolta nella comunicazione del Movimento 5 stelle.
ITALICUM - "Sono molto preoccupato. Con l’Italicum c’è un problema di rappresentatività. Oltretutto ora c’è il rischio di andare al voto con due leggi diverse per Camera e Senato. A me l’Italicum non va bene, ma vogliamo andare al voto".
ELEZIONI - Quanto alla possibilità di andare presto alle urne, «lo speriamo – sottolinea Di Maio – ma non credo accadrà. Quelli in crisi come i dem sedimentano sulle poltrone, anche nella minoranza. Serve un appello alla coerenza: chi vuole staccare la spina al governo lo faccia».
Poi sull’ultimo scandalo intercettazioni, Di Maio afferma: «Valuteremo se ci sono gli estremi per chiedere di avviare delle indagini, anche perché, nel caso le intercettazioni siano vere, c’è il rischio di una Repubblica fondata sul ricatto. Si parla di telefonate in cui vengono nominati anche Giorgio Napolitano e suo figlio Giulio. Comunque dimostrano che gli hashtag “Grillo firma qui” e le aperture al Movimento erano una presa in giro, in quanto c’è sempre stato un accordo con Berlusconi».
E quanto al ruolo di Beppe Grillo nel movimento, Di Maio chiarisce: «Rimarrà il garante del Movimento insieme a Gianroberto Casaleggio».