Politica
Riforme Renzi, Berlusconi: "Rischio regime"

Berlusconi riappare in pubblico dopo la pausa estiva e attacca Renzi: stavolta il pomo della discordia è la riforma costituzionale proposta dal premier e che nei prossimi giorni inizierà il suo cammino a Palazzo Madama.
"Vedo il rischio forte all'orizzonte di due riforme che potrebbero portare ad un regime se non saranno modificate: il combinato disposto di una riforma costituzionale che praticamente abolisce il Senato trasferendo la funzione legislativa solo alla Camera ed il premio (di maggioranza, ndr) ad un solo partito che con meno del 40% dei voti potrebbe ottenere la guida unica del Paese", ha detto Silvio Berlusconi intervenendo in collegamento telefonico alla giornata conclusiva del campus politico di Forza Italia 'Everest 2015'.
Altro punto che preoccupa l'ex presidente è l'attuale crisi economica: "Siamo praticamente la maglia nera d'Europa. I signori del governo hanno vantato uno sviluppo possibile dello 0,6% che non è detto arriverà e che è molto inferiore all'1,5% dell'eurozona. Abbiamo avuto un aumento del debito pubblico, anche perché si continua a considerare stupidamente solo il Pil emerso senza considerare quello sommerso. Abbiamo la disoccupazione al 12,4% e la disoccupazione giovanile al è 40,5% e molti hanno smesso di cercare lavoro". "Occorre - ha aggiunto - una mobilitazione che dobbiamo mettere in campo per sottrarre il paese da situazione, anche di sottrazione della democrazia".
Parole dure quelle di Berlusconi, che incalza: "La gente non ha consapevolezza di cosa è capitato negli ultimi 20 anni: ci sono stati 4 colpi di stato. Il governo Renzi è basato su una maggioranza illegittima e fa i conti con un'opposizione a cui è stato sottratto il capo per mezzo della giustizia. Insomma ancora oggi siamo qui in Italia dove non c'è democrazia".
L'ex premier inoltre conclude il discorso promettendo di tornare al governo "con una maggioranza che faccia a meno dei piccoli partiti" e con un programma incentrato su 5 punti: meno tasse, meno stato, più aiuto a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti e più garanzie per ciascuno con la riforma della magistratura.
Non è dello stesso avviso il Ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, che al meeting di Cernobbio ha dichiarato: "Sappiamo che l'assetto che la riforma costituzionale propone è ormai condiviso, il suo impianto complessivo è condiviso al 90%. Ora bisogna discutere di alcuni elementi, che non dico siano trascurabili, ma che non sono l'asse portante della riforma".