Il Pd: "Berlusconi incandidabile. E dal Quirinale nessuna grazia"
"Ho fiducia che la saggezza di Napolitano indichi una strada che salvaguardi la pienezza della democrazia gia' ferita da una giustizia sconsiderata". Lo dichiara il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta. "L'agibilita' politica di Silvio Berlusconi - aggiunge Brunetta - non e' una questione personale e neanche di una parte persino maggioritaria degli italiani: piaccia o no egli e' il perno su cui si regge il delicato equilibrio non solo del governo ma della stessa agibilita' politica dell'Italia. Intendo per agibilita' la possibilita' di uno scambio politico tra parti che nella diversita' riconoscono un territorio comune di valori e di pratica di dialogo". |
"Silvio Berlusconi è incandidabile. La legge Severino è chiara". Lo afferma ad Affaritaliani.it Danilo Leva, responsabile Giustizia del Partito Democratico. Quanto alla volontà di ricorrere al Tar, annunciata dall'ex ministro Nitto Palma, l'esponente del Pd risponde: "Sono liberi di fare ciò che vogliono, ma la normativa è chiara da questo punto di vista". E il messaggio di Napolitano atteso in questi giorni? "Noi siamo molto rispettosi delle scelte che il capo dello Stato farà, certo è che non ci possono essere salvacondotti o concessioni di grazie. E su questo punto il Quirinale è stato molto chiaro".
"Non so proprio, è un problema che non mi sono mai posto". Nitto Palma, presidente della Commissione Giustizia del Senato, risponde così se gli si chiede che cosa si aspetta il Pdl da Napolitano sul caso Berlusconi. Palma - sentito da Affari - lancia una frecciatina ai presidenti di Camera e Senato: "Sono dell'idea che si possa parlare di Napolitano sia al Senato e alla Camera, contrariamente a quello che pensano Boldrini e Grasso". Ma conclude: "Per quanto riguarda le prerogative del capo dello Stato, come è la grazia, bisogna stare molto cauti".
ATTESA PER LE COMUNICAZIONI DEL COLLE
Grande attesa per la nota di Giorgio Napolitano sul caso Berlusconi dopo la sentenza Mediaset. Chiesto a gran voce dal Pdl, il commento del presidente della Repubblica è atteso per oggi o per domani. Più probabilmente domani, dopo la visita di Gianni Letta alla tenuta estiva di Castelporziano, dove in questo momento si trova Napolitano.
È difficile anche capire quanto possa "spaziare" la nota del Quirinale, che - in qualità di presidente del Csm - non potrà certo andare a confliggere con la sentenza della Cassazione. Insomma un delicato gioco di equilibri istituzionali e politici.