Berlusconi: per me un ruolo in commissione Riforme
Ministeri chiave affidati a politici e non a tecnici, riforma della giustizia, "nessun veto contro la Cancellieri", necessita' di "una riforma costituzionale", varo di "un pacchetto di provvedimenti sull'economia, con un unico disegno di legge Salva Italia", cambiare Equitalia ("deve smettere di terrorizzare i contribuenti"; "niente pignoramenti, estensione delle rate"). Da Dallas, dove ha assistito all'inaugurazione della 'Library' di George Bush, Silvio Berlusconi intervistato dai principali quotidiani nazionali parla della situazione italiana e delle consultazioni in corso per formare il Governo Letta. E reclama per se' "un ruolo nella convenzione per le riforme, se ci sara'", vedendosi bene anche come ministro dell'Economia ("ma non me lo offriranno mai, e allora c'e' Brunetta").
E poi: via l'Imu ("decideremo non su un singolo provvedimento ma sulla qualita' complessiva della manovra proposta") e restituire quella del 2012, tagliare la spesa pubblica ("la macchina dello Stato costa un terzo in piu' rispetto agli altri Paesi"), lavorare per un nuovo sistema elettorale che includa il presidenzialismo a due turni. L'ex premier non vuole "neanche immaginare" il fallimento di Letta e sottolinea: "Enrico Letta e' un'ottima persona" tuttavia "non e' poi cosi' importante chi sia chiamato a guidare il Governo. Conta l'accordo sui provvedimenti urgenti per uscire dalla spirale recessiva provocata dalle politiche di austerita'". Quindi ribadisce gli otto punti portati avanti dal Pdl puntualizzando: "Non e' che adesso noi andiamo li' e gli diciamo tutto o niente. Ci muoveremo con buonsenso, anche perche' nelle nostre proposte non c'e' nulla che possa essere interpretato come un favore a qualcuno, come una legge 'ad personam'".