Politica
Berlusconi (di nascosto) sostiene Renzi. La verità sulla sfiducia

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il senatore Altero Matteoli non le manda certo a dire. Da buon toscano parla schietto e senza giri di parole: la mozione di sfiducia al governo Renzi rafforza la maggioranza ed è un autogol. Come dargli torto. E infatti Area Popolare (tranne i quattro Ncd guidati da Qaugliariello che se ne sono andati), i verdiniani di Ala e la minoranza dem fanno quadrato intorno all'esecutivo e difendono Maria Elena Boschi.
Ma è davvero credibile che un politico esperto e navigato come Silvio Berlusconi sia caduto in una trappola così semplice? Non ci crede nessuno. E' quasi ovvio che Salvini e la Meloni attacchino il premier e la ministra delle Riforme a testa bassa, ma ciò che risulta strano è che Forza Italia si sia accodata fin da subito alla Lega e Fratelli d'Italia (almeno a parole) nell'assalto al governo. Assalto, comunque, destinato al fallimento.
L'ex Cavaliere - sostengono fonti ben informate in Parlamento - dietro le quinte avrebbe lasciato campo libero ai flachi come Brunetta (tra i primi ad annunciare la mozione di sfiducia) pur sapendo che in questo modo accontenta quella parte di Forza Italia (Paolo Romani in testa) che non intende seguire il Carroccio e che non vuole affatto fare la guerra a Renzi e al suo esecutivo.
In sostanza, Berlusconi ufficialmente si mostra alleato del duo Salvini-Meloni ma dietro le quinte si muove con l'intento di rafforzare (e non far cadere) il governo, sapendo fin da subito - come è poi avvenuto - che un'azione parlamentare contro il premier sarebbe stato un autogol per le opposizioni (come ha ben intuito Raffaele Fitto) ricompattando la maggioranza e il Pd.
Così facendo Berlusconi accontenta il cosiddetto 'Partito di Mediaset' (da Fedele Confalonieri ai figli, Marina e Piersilvio in testa) che non vogliono affatto una crisi di governo e che si augurano che l'attuale esecutivo continui fino alla scadenza naturale della legislatura, nel 2018. Ed ecco che, come ripete ogni giorno il vulcanico Maurizio Bianconi, il Patto del Nazareno - anche se non più in modo formale e alla luce del sole - continua ad esistere e a influire sulle scelte politiche, specie del principale gruppo di opposizione (?) in Parlamento dopo il Movimento 5 Stelle.