Politica
Berlusconi-Salvini, rottura vicinissima. Lega e Forza Italia divisi su tutto
Berlusconi-Salvini, a Natale e Capodanno nemmeno un sms di auguri
Il nemico numero uno di Silvio Berlusconi è Matteo Salvini. Non ci sono dubbi, tanto che la conferma dei pessimi rapporti tra l'ex Cavaliere e il leader leghista arriva sia da fonti qualificate di Forza Italia sia dall'entourage del segretario federale del Carroccio. I motivi del contrasto sono numerosi ma il primo è certamente la legge elettorale e la data delle elezioni.
Berlusconi punta ad arrivare a settembre nella speranza che la Corte di Giustizia Ue lo riabiliti politicamente e quindi non ha alcun fretta di riformare l'Italicum e di correre alle urne. Viceversa Salvini tenta il flirt con Renzi sul maggioritario e vorrebbe le elezioni già ad aprile - maggio. La leadership del Centrodestra è poi tutta in alto mare.
L'ex Cav in cuor suo vorrebbe ricandidarsi a Palazzo Chigi nel 2018 ma la Lega non accetterà mai e poi mai - su questo le fonti sono categoriche - di sostenerlo (e nemmeno Fratelli d'Italia). In Via Bellerio spiegano che il candidato premier spetta al primo partito dell'"eventuale" coalizione, quindi non a Forza Italia. "Non va bene Matteo? Avanti con Maroni o meglio ancora con Zaia", spiega un big leghista. Sapendo che "l'ideale sarebbe Giancarlo Giorgetti (l'unico che non dispiace all'ex Cav) ma l'ex presidente della Commissione Bilancio della Camera "non ne vuole nemmeno sentir parlare".
Tutto in alto mare, dunque, nonostante gli ultimi sondaggi segnalino una ripresa del Centrodestra. C'è poi il problema dell'Europa. Forza Italia ha Antonio Tajani candidato alla presidenza dell'Europarlamento per il Partito Popolare Europeo mentre Salvini, alleato della Le Pen, ha tra i suoi nemici a Strasburgo proprio il Ppe di Angela Merkel.
Ma non finisce qui. In Via Bellerio sono "irritati" per la vicenda Mediaset-Vivendi. Salvini è d'accordo nel difendere l'italinità del Biscione dall'assalto di Bollorè, ma contesta a Berlusconi la sua disponibilità "totale" a Gentiloni e a Mattarella, come ha detto lo stesso Silvio prima di Natale, che viene letta come un modo per garantirsi il sostegno dell'esecutivo in carica a Fininvest (in chiave anti-Vivendi) e magari anche per avere un "aiutino" da Palazzo Chigi in vista della sentenza della Corte Ue in merito alla Legge Severino (attraverso l'Avvocatura dello Stato).
Insomma, i rapporti Berlusconi-Salvini non sono mai stati così tesi come in questo momento tanto che - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - l'ex Cav e il leader leghista non si sono nemmeno sentiti per gli auguri di Natale e di inizio 2017.