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Politica
Big tech Usa, 40mila ingegneri a spasso: li assuma l'Italia. La proposta

La proposta di Affaritaliani: creiamo una Silicon Valley italiana attirando gli ingegneri del software licenziati negli USA. Creiamo un internet etico in grado di liberarci dalle tecnologie del controllo

Licenziati con un messaggio di posta elettronica. È questa la fine del sogno USA chiamato Silicon Valley. Dopo migliaia di primi licenziamenti nella Big Tech americana si parla di altri 40.000 esuberi tra Google Alphabet, Microsoft e Facebook.  

La maggioranza degli interessati sono giovani iper formati e con competenze tecnologiche avanzate. Non avrebbero mai pensato alla possibilità di restare senza lavoro, vivendo da anni tra benefit e bonus impensabili per i comuni mortali. È la prima vera crisi economica di una generazione.

Ma è contemporaneamente partita una campagna tedesca per attirarli. "Loro licenziano, noi assumiamo", è stato il motto lanciato da Rainer Zugehoer, Chief People Officer di Cariad, la filiale software della casa automobilistica Volkswagen, "abbiamo diverse centinaia di posizioni aperte negli Stati Uniti, in Europa e in Cina". Al dirigente ha fatto eco un post su LinkedIn di Judith Gerlach, ministro della Digitalizzazione nella regione più ricca della Germania: “Vorrei invitarvi cordialmente a trasferirvi in Baviera". Gerlach ha anche accennato alle protezioni sul lavoro tedesche che potrebbero rivelarsi attrattive per questi neo disoccupati altamente qualificati.

Ormai sono le nuove tecnologie e l’Intelligenza Artificiale a muovere il mondo e la crisi USA può essere un’occasione da cogliere per Giorgia Meloni e l’Italia.

Come hanno già fatto in passato diversi Paesi, la Germania sta semplificando le regole sull'immigrazione facendo prospettare la possibilità di una cittadinanza facile per questi speciali immigrati, opzione sulla quale stanno spingendo i Lander (la Germania è una federazioni di Stati). Secondo il gruppo industriale IT Bitkom, ci sarebbero almeno 137.000 primi posti di lavoro vacanti nel settore Information technology.

Perché in Italia non si fa altrettanto e meglio dei tedeschi? Costruendo una nostra Silicon Valley che però abbia la capacità di guardare al futuro: investendo su nostre infrastrutture che guidino una nuova internet fatta di software e applicazioni dalla forte impronta etica, rispetto a quelle USA e a quelle tedesche.

I miliardi di euro che la UE sta investendo sull’elettrico e le strategie connesse mostrano come sia possibile creare ambiti economici che un attimo prima erano totalmente infruttuosi.

L’avvento di Internet ha trasformato alle fondamenta le nostre società, facilitandoci la vita dal punto di vista sociale ed economico ma non sempre questo è stato un bene ed è stato meglio rispetto al passato. Oggi i cittadini sono diventati entità sfruttabili in tempo reale e sul piano globale, fonti di informazioni dati che garantiscono un profitto economico, oltre che essere oggetto del controllo politico dei governi e delle loro burocrazie. In sostanza non sono più soggetti, ma oggetti di profitto e controllo continuo.

Questo è il presente ma le nuove tendenze culturali stanno spingendo gli utenti a pensarsi non più come prodotti, volendo avere il pieno controllo dei propri dati, contenuti e interazioni, preferendo quindi software e App in grado di consentirne la possibilità (vedi l’esplosione economica di App che garantiscono l’anonimato in ogni attività) .

Bisognerebbe investire tornando alla libertà e all’etica della prima rete Internet, se si vuole ragionare su una sovranità delle persone e del pubblico. In sostanza andrebbero create le condizioni per facilitare l’apertura in Italia di imprese IT ad alto impatto, semplificando in modo drastico la burocrazia del lavoro ma creando infrastrutture aperte e trasparenti, dove la sovranità e il controllo siano pubblici. Ripensando cioè Internet come spazio degli esseri umani e non lasciandolo alla giungla attuale, dove le persone sono sempre prede, mai al sicuro e i loro dati costantemente forniti a terzi per affari e attività economiche.

Il sistema del lavoro italiano è poco attrattivo, soprattutto per la capacità paralizzante della burocrazia, problema anche tedesco. In più in Italia le paghe sono da fame. Ma con le opportune semplificazioni, senza indebolire le già pessime condizioni di lavoro dei cosiddetti non garantiti, è possibile invertire la tendenza o almeno provarci per avere una ventata di aria nuova nella società italiana, facendo crescere anche la qualità delle paghe.

Di fronte a un mercato come quello della rete che ha capacità di crescere in modo esponenziale la crisi della Silicon Valley USA è un’occasione che non andrebbe persa.

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