Forza Italia allo sbando, è il momento degli addii
E' uno storico addio quello che si consuma oggi nelle fila di Forza Italia. Sandro Bondi, senatore e uno dei fondatori del partito, dice addio al gruppo azzurro al Senato. Insieme alla compagna e collega a Palazzo Madama Manuela Repetti, l'ex ministro avrebbe consegnato le dimissioni per aderire al gruppo misto di Palazzo Madama.
L'insofferenza di Bondi e Repetti era nota da tempo e il loro approdo al gruppo misto era prevedibile. Lo scorso aprile l'ex fedelissimo di Berlusconi, in una lettera, aveva usato parole dure nei confronti del centrodestra italiano definito "privo di una strategia per il futuro" e di Forza Italia "che ha fallito la rivoluzione liberale", rivolgendo parole di apprezzamento al premier Renzi "che rappresenta la prima vera cesura rispetto alla tradizione comunista". Manuela Repetti, lo scorso 3 marzo, aveva reso noto di aver pronta la lettera di addio ma di averla congelata dopo un colloquio con l'ex premier.
Una decisione che non arriva a bruciapelo. Il 3 marzo, infatti, la senatrice Repetti - con una lettera al Corriere della Sera - aveva annunciato la sua intenzione di lasciare il gruppo in dissenso rispetto alla linea politica e, soprattutto, contro il cerchio magico. In quella stessa giornata Repetti e il suo compagno, Sandro Bondi, erano ricevuti da Silvio Berlusconi ad Arcore e insieme si era stabilito di congelare le dimissioni dal gruppo che sono invece arrivate oggi
Forza Italia è sempre più sull'orlo di implodere. Oltre ai parlamentari fittiani, ormai con piede fuori dal partito e pronti a costituire nuovi gruppi parlamentari autonomi, gli azzurri sono alle prese con due casi esplosi negli ultimi giorni. Hanno destato allarme tra i big forzisti le parole della tesoriera Maria Rosaria Rossi, fedelissima dell'ex Cav, che ha parlato di un limite di tre mandati per i parlamentari azzurri. Una disposizione che, se attuata, rischierebbe di lasciare a casa alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia del partito e del centrodestra, da Antonio Martino e Maurizio Gasparri, da Altero Matteoli a Gianfranco Rotondi. Proprio quest'ultimo, ha parlato oggi di "una lista di proscrizione preventiva notificata ai parlamentari di Forza Italia di lungo corso" ma ha assicurato che la cosa non lo turba perchè "è ben noto che io non aspiro a fare il deputato per la sesta volta" ma che ha chiesto sostegno a Berlusconi "per essere candidato premier" alla luce della sua esperienza del "governo ombra".