Ponte sullo Stretto, Bonelli: "Ecco perché è una sottrazione di risorse pubbliche destinate al Sud" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 18:06

Ponte sullo Stretto, Bonelli: "Ecco perché è una sottrazione di risorse pubbliche destinate al Sud"

Parla il portavoce di Europa Verde e co-leader di AVS. Intervista

Di Alberto Maggi

"15 miliardi di euro che sono stati sottratti azzerando buona parte del fondo di sviluppo e coesione, risorse destinate al Sud"

"Il Ponte sullo Stretto di Messina è una scandalosa sottrazione di risorse pubbliche, 15 miliardi di euro che sono stati sottratti azzerando buona parte del fondo di sviluppo e coesione, risorse destinate al Sud. Azzerando anche il fondo per la mobilità sostenibile in Italia ed eliminando 1,5 miliardi di euro dal fondo per la manutenzione delle strade". Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e leader insieme a Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra, spiega in un'intervista ad Affaritaliani i motivi della netta contrarietà alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.

"E' stato calpestato lo stato di diritto. Con il Ponte tutte le regole sono state calpestate. Si tratta di un progetto vecchio di 20-25 anni dove è stata esautorata la funzione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l'organismo deputato a validare il progetto dal punto di vista tecnico. Non è stata ascoltata l'INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e sismologia. Il presidente Doglioni è stato cacciato perché la sua posizione non era conforme a quella del governo. I pareri dell'ISPRA non sono stati considerati e sono stati messi da parte. Ci troviamo di fronte a una situazione in cui ad esempio l'ANAC, Autorità Nazionale Anti Corruzione, ha definito quest'opera uno dei più grandi regali ai privati e comunque vanno avanti", sottolinea il leader di Europa Verde.

"I benefici dove sono? Il Ponte è una sottrazione di 15 miliardi di euro con un'opera a campata unica di 3.300 metri che non è stata mai realizzata in nessuna parte del mondo, che ha dubbi posti dai più famosi tecnici, ingegneri, infrastrutturisti e anche costruttori di ponti. Ci troviamo di fronte a un'opera propaganda che in realtà nasconde una grande quantità di soldi pubblici che vengono dirottati non nelle vere priorità. Se pensiamo che per arrivare da Trapani a Siracusa, 340 km di distanza, ci vogliono tredici ore capiamo subito qual è l'arretratezza e dove si dovrebbe investire. Se pensiamo che in Sicilia ci sono gli acquedotti colabrodo e che in molte città dell'Isola l'acqua arriva ogni dieci giorni capiamo questa del Ponte non è una priorità. Questo è il motivo per cui noi ci battiamo e continueremo a batterci contro quest'opera", conclude Bonelli.

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