Politica
Leopolda, la Boschi ignora lo scandalo banche

Un’ovazione ha accolto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi arrivata sul palco della Leopolda a Firenze poco dopo le 18 di sabato: «Mi scuso per il ritardo anche perché ho letto in queste ore un sacco di ricostruzioni molto fantasiose e alcune divertenti sul perché non fossi qui. Tutti i problemi che ci sono stati in queste ore hanno avuto l’effetto di non farci parlare più della legge di stabilità, invece è una legge importantissima. Per me tornare alla Leopolda è come tornare a casa, vi voglio bene e oggi ancora di più» ha detto il ministro all’apertura del suo intervento.
Il ministro era attesa perché il caso Boschi tiene banco dopo l’attacco di Roberto Saviano che ne ha chiesto le dimissioni evocando un suo «conflitto d’interessi» riguardo al decreto salva banche per via del ruolo del padre, vice presidente della Banca Etruria, uno degli istituti coinvolti nello scandalo. Fioccano le reazioni, pro e contro l’uscita dello scrittore. Tra tutte spicca quella dell’ex segretario Pierluigi Bersani. «Il ragionamento generale di Saviano lo ritengo giusto e condivisibile, ma le conclusioni mi sembrano esagerate».
Il ministro però non ha mai toccato l’argomento banche, ma ha parlato solo di riforme: «Tra le cose che ancora purtroppo non abbiamo realizzato, e che erano tra le proposte della Leopolda, c’è la legge sulle unioni civili, che come sapete mi sta particolarmente a cuore. Adesso con l’inizio del nuovo anno sarà portata in aula al Senato. Boschi ha parlato anche dell’Italicum, definendola una buona legge perché «funziona bene, dà la certezza del vincitore e sono i cittadini a scegliere qual è la lista che vince ». Infine una parola sulle Regioni: «In questi anni hanno avuto troppi poteri e un po’ li riporteremo in capo allo Stato».
Intanto non si placano le polemiche politiche che l'hanno investita dopo la richiesta di dimissioni giunta da Roberto Saviano per il presunto conflitto di interessi in seguito alla vicenda della Banca Etruria, di cui suo padre è stato vicepresidente, una delle quattro banche 'salvate' dal governo. In molti la difendono a spada tratta, come ad esempio Susanna Camusso, segretario Cgil. Il Pd si divide tra chi la difende senza se e senza ma, e chi lo fa ma con qualche distinguo, dando ragione nel merito a Saviano, sostenendo che esagera sulle dimissioni. E chi, invece, chiede al ministro un passo indietro; quasi tutte le opposizioni, tranne la Lega. Ma lo scrittore insiste: "Se resta al suo posto, Leopolda riunione di vecchi arnesi affamati".
M5S, Sel e Fi si schierano con Saviano. "Saviano - dice il Nichi Vendola - ha il merito, o il torto, di chiamare in causa il governo sul conflitto d'interessi. Un ingrediente di retorica renziana fino a quando Renzi non è entrato a Palazzo Chigi. Poi il tema è sparito". Per Annamaria Bernini, Fi, "di fronte a conseguenze così tragiche ed enormi, dovremmo forse accontentarci delle rassicurazioni di Delrio che autocertifica l'assenza di conflitti di interesse del ministro Boschi? Il conflitto, con buona pace del governo, c'è ed è evidente. Lo hanno capito tutti, risparmiatori compresi. Purtroppo, troppo tardi". "Il ministro Boschi deve dimettersi e il Paese ha diritto di sapere se le misure del governo su Banca Etruria abbiano favorito suoi parenti". Lo chiede in un tweet Alessandro Di Battista, membro del direttorio M5s.
Bersani, ex segretario, minoranza Pd: "Saviano esagera". "Il ragionamento generale" di Roberto Saviano, spiega Pier Luigi Bersani, già segretario del Pd, è "giusto e condivisibile. Ma le sue conclusioni sono esagerate".
In difesa di Boschi alcuni ministri, l'Ncd e la Cgil. In difesa del ministro delle Riforme scendono in campo l'Ncd (Fabrizio Cicchitto, senatore: "Se siamo ancora un Paese civile, le responsabilità quali che siano, o addirittura non siano, dei padri non possono ricadere sui figli. Per questo va difesa Boschi". Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, Pd: "Non riesco a capire dove sia il conflitto di interessi, perché quello che ha fatto il governo è stato salvare 4 banche. Non le dirigenze, ma coloro che ci lavorano e tutti i correntisti". "Io penso sempre che le responsabilità siano individuali - dichiara il segretario della Cgil, Susanna Camusso - e che ognuno fa i conti con la sua coscienza".
La replica dello scrittore. Il ministro Boschi chiarisca, sul caso Banca Etruria ci sono "troppe opacità". Se non lo farà, "restando al suo posto, significa che "nulla è cambiato, la Leopolda è una riunione di vecchi arnesi affamati" e "il Pd un'accolita che difende i malversatori a scapito dei piccoli risparmiatori". Parole affidate anche oggi ad un post sul suo profilo Facebook.
"Il Pd - esordisce Saviano - mi accusa di delirare quando chiedo le dimissioni del ministro Boschi, come se fosse lesa maestà chiederle di chiarire le troppe opacità del caso banca etruria, dato il suo diretto coinvolgimento familiare. Alberto Statera descrive bene come sia maturato il buco di bilancio di Banca Etruria, che dovranno ripianare anche i tanti obbligazionisti come Luigino d'Angelo (il pensionato che si è tolto la vita) che, molto probabilmente, non erano stati informati dei rischi cui andavano incontro".
"Se il ministro Boschi dovesse rifiutare spiegazioni, restando al suo posto nonostante il pesante coinvolgimento della sua famiglia in questa gravissima vicenda che avrà probabilmente sviluppi giudiziari (come potrebbe non averne?), vorrà dire - afferma ancora Saviano - che nulla è cambiato, la Leopolda è una riunione di vecchi arnesi affamati, resi più accettabili dalla giovane età e dall'essere venuti dopo Berlusconi, e il pd un'accolita che difende i malversatori a scapito dei piccoli risparmiatori".