Bossi compie 80 anni, oggi il compleanno (schivo) del Senatur - Affaritaliani.it

Politica

Bossi compie 80 anni, oggi il compleanno (schivo) del Senatur

Le 80 candeline dello storico segretario del Carroccio a Gemonio

In famiglia, come sempre. Le candeline sono 80 ma Umberto Bossi non e' tipo da foto sui social. Al massimo, come infatti e' accaduto oggi, un saluto via telefonino. Il mondo del Senatur e' ormai da tempo, sostanzialmente, la sua Gemonio, in provincia di Varese. Le ricorrenze, e in special modo, le date 'tonde' sono pero' di quelle che richiedono un'attenzione in piu', tanto per le persone comuni quanto, e a maggior ragione, per quelle note, per quanto schive. Un 'cursus' di tutto rispetto quello dell'Umberto, due volte ministro, 11 mandati tra Camera (6), Senato (2) e Parlamento europeo (3).

E, soprattuto, segretario della Lega - della quale e' ora presidente federale a vita - dall'aprile 1984 all'aprile 2012. Poco meno di 30 anni attraversati da protagonista, con una galleria di immagini che scolpiscono via via la figura del Senatur come leader piu' attento alla sostanza che ai fronzoli (vedere alla canottiera bianca sfoggiata nella Costa Smeralda 'bling bling' del berlusconismo di governo) ma a sua volta molto attento all'immagine, ai simboli (e qui, uno per tutti, il 'rito' dell'ampolla alla sorgente del Po e' altrettanto iconico). Tempi tutti di piazza, o di pratoni come quello di Pontida, e di un graduale passaggio dalla secessione all'autonomia, da 'Roma ladrona' e dalle offese al Tricolore, alle responsabilita' di governo.

Tempi segnati dall'avvio della Seconda Repubblica, propiziata anche dall'ascesa di un partito il cui 4 per cento alle politiche del 2001 aveva pero' un peso specifico enormemente maggiore. Proprio come accedeva nella Prima. Una parabola politica lunga, per lunghi tratti simmetrica a quella di Silvio Berlusconi, che poi impatta con quella dell'uomo: nel 2004 un ictus lo mette in condizioni critiche, e nel lungo percorso di recupero prende piede quello che le cronache ormai conoscono come 'il cerchio magico'.

Una situazione nella quale finiranno per mescolarsi vicende di partito e familiari e che finiranno in un'inchiesta sui fondi della Lega Nord - culminata nella sentenza della Cassazione che prescrive il reato di truffa per Umberto Bossi e l'ex tesoriere Francesco Belsito, condannati in appello rispettivamente a un anno e 10 mesi e a 3 anni e 9 mesi - partita nel 2012.