Le lotte intestine all'interno di Forza Italia rischiano di paralizzare i lavori della Camera dei Deputati. Nella seduta di mercoledì 24 febbraio, alle ore 16, a Montecitorio avrebbe dovuto avere luogo la votazione per l'elezione di un vicepresidente, in sostituzione di Mara Carfagna, diventata ministra per il Sud nel governo guidato da Mario Draghi. Peccato che il capogruppo azzurro Roberto Occhiuto, che ha preso il posto di Mariastella Gelmini, anche lei entrata nell'esecutivo come ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, non sia riuscito a trovare la sintesi e al momento non ci sia un candidato ufficiale di Forza Italia. Da qui il rinvio, obtorto collo. Fonti della Camera parlano di "lotta fratricida" tra tre deputati azzurri, due donne e un uomo. Ad ambire al ruolo di vicepresidente di Montecitorio ci sono Stefania Prestigiacomo, Annagrazia Costanza Calabria e Simone Baldelli.
La Prestigiacomo, ex ministra nei governi Berlusconi, nata a Siracusa il 16 dicembre 1966, è sicuramente la candidata più vicina alla linea della Carfagna, ovvero quella meno salviniana, e viene considerata espressione della parte più centrista di Forza Italia che fa riferimento in particolare a Gianni Letta. La Calabria, nata a New York il 6 maggio 1982, è una sorta di battitore libero nel partito. Simone Baldelli, nato a Roma il 25 ottobre 1972, è invece un fedelissimo del presidente Silvio Berlusconi e potrebbe essere in leggerissimo vantaggio sulle sue due colleghe di partito per la poltrona di vicepresidente di Montecitorio. Altre fonti non escludono per la Prestigiacomo e la Calabria un ruolo nel governo come sottosegretarie qualora fosse Baldelli a vincere la sfida a tre.
Ma attenzione, pare infatti che anche la Lega voglia entrare nella partita con un suo esponente, visto che quasi sicuramente il Carroccio dovrà lasciare la presidenza del Copasir (ora in mano a Raffaele Volpi) a Fratelli d'Italia, partito di opposizione (in questo caso l'attuale vicepresidente Adolfo Urso diventerebbe presidente al posto di Volpi).
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